NEW YORK - Mentre oltre un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo muoiono di fame, il cibo gettato nei mondezzai dagli americani è aumentato del 50% dal 1974 ad oggi, raggiungendo uno spreco di oltre 1400 calorie pro capite al giorno. Pari complessivamente a 150 milioni di miliardi di calorie l'anno.
E' la scioccante rivelazione che emerge da uno studio realizzato da Kevin Hall del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases di Bethesda, in Maryland, pubblicato oggi sulla rivista PLoS ONE.
Oltre ad incidere sui bilanci famigliari del Paese in un periodo di grave crisi economica, gli sprechi alimentari degli americani hanno un impatto a dir poco devastante sull'ambiente. Buttare via significa infatti inquinare. Più si butta e più si inquina. Come? "Quando gettiamo via gli avanzi nella spazzatura, finiamo di fatto per sprecare l'acqua e il petrolio serviti per la produzione e il trasporto di quei cibi", teorizza il rapporto, "oltre ad aumentare le emissioni di CO2 e metano per via della decomposizione degli alimenti".
Secondo Hall, le calorie buttate quotidianamente nella pattumiera da ogni singolo americano equivalgono a quasi i tre quarti del fabbisogno giornaliero di un altro essere umano, che è intorno a 2000 calorie. Ogni americano, in sostanza, getta via una quantità di cibo sufficiente a sfamare un altro individuo.
Attenti però a biasimare soltanto gli Usa. Secondo le ultime rilevazioni dell'associazione dei consumatori Adoc, ogni famiglia italiana getta nel cassonetto ogni anno una media di 515 euro in cibo: il 9% della spesa totale effettuata, con un picco di sprechi proprio nel periodo natalizio. Sarebbe bene ricordarselo, quando si va a fare la spesa di fine anno.