BLOCK BAU: è caratterizzata da pareti por tanti
ottenute impilando delle tavole una sull’altra; queste ultime
sono sagomate agli estremi per permettere gli incastri
tra le varie pareti. Si tratta della tecnica più antica, tipica
dei paesi scandinavi; non consente di realizzare edifici
a più di due piani ed è, rispetto alle altre, piuttosto costosa.
Essendo stata, storicamente, la prima a imporsi, questa
tipologia è anche la più diffusa in Italia, dove però altre
tecniche stanno prendendo il sopravvento.
PLATFORM FRAME: consiste nell’unione di montanti
e traversi sottili per creare un telaio, che viene poi rivestito
con materiali diversi. Tecnica tipica degli Stati Uniti, dove
è diffusissima, permette di costruire in brevissimo tempo
edifici fino a 6-7 piani; richiede meno materiale e meno
manodopera delle altre tipologie ed è quindi la più economica.
Nel nostro Paese è stata introdotta solo di recente,
quindi non risulta tra le più diffuse.
TELAIO 3D: travi e pilastri in legno lamellare creano un telaio
portante, che viene poi tamponato con materiali diversi. A differenza
di quanto avviene nella Block Bau, non è la parete, ma questo telaio,
ad avere funzione por tante. I costi sono legati soprattutto alla gestione del cantiere. Anche questa tecnica è stata introdotta solo di recente nel nostro Paese.
PARETI MASSICCE: la parete è costituita da piani di tavole accostate e incollate e risulta molto dura, pur continuando ad essere più leggera di quelle tradizionali in muratura. Proprio per questo aspetto di solidità e nonostante i costi piuttosto elevati, sta prendendo piede in Italia, dove l’estrema leggerezza delle pareti prefabbricate ha sempre destato qualche (infondato) sospetto.