La frontiera del malware si sta spostando. Con EtherHiding , gli attacchi informatici abbandonano i server tradizionali e si annidano dentro la blockchain stessa , sfruttando i suoi meccanismi di decentralizzazione per creare un hosting impossibile da rimuovere . Il fenomeno è stato osservato per la prima volta nel 2023 con la campagna CLEARFAKE , e successivamente adottato dal gruppo nordcoreano UNC5342 , noto per le sue operazioni di spionaggio e furto di criptovalute. Smart contract come rifugio del malware EtherHiding utilizza in modo ingegnoso gli smart contract , programmi eseguiti automaticamente su blockchain pubbliche come Ethereum o BNB Smart Chain . All’interno di questi contratti viene incorporato codice malevolo , spesso JavaScript, che può essere aggiornato o sostituito in qualsiasi momento. In questo modo la blockchain diventa un server C2 decentralizzato , immune a blocchi o sequestri: non esiste un “server centrale” da abbattere. Il risultato è un’infrastru...
La libreria locale, messa in piedi da un’organizzazione non governativa, divenne presto un altro rifugio per William e la sua voglia di conoscenza. Tra gli scaffali trovò alcuni libri di fisica in inglese e, vocabolario alla mano, iniziò a studiare le proprietà dell’elettricità e dell’elettromagnetismo aiutandosi anche con alcuni diagrammi. La copertina di uno di questi libri riportava l’immagine di una centrale eolica di chissà quale paese lontano chissà quanto dal Malawi. Una fotografia che fece scattare una scintilla nella mente di William.
La libreria locale, messa in piedi da un’organizzazione non governativa, divenne presto un altro rifugio per William e la sua voglia di conoscenza. Tra gli scaffali trovò alcuni libri di fisica in inglese e, vocabolario alla mano, iniziò a studiare le proprietà dell’elettricità e dell’elettromagnetismo aiutandosi anche con alcuni diagrammi. La copertina di uno di questi libri riportava l’immagine di una centrale eolica di chissà quale paese lontano chissà quanto dal Malawi. Una fotografia che fece scattare una scintilla nella mente di William.
Ref. http://www.williamkamkwamba.com/
La libreria locale, messa in piedi da un’organizzazione non governativa, divenne presto un altro rifugio per William e la sua voglia di conoscenza. Tra gli scaffali trovò alcuni libri di fisica in inglese e, vocabolario alla mano, iniziò a studiare le proprietà dell’elettricità e dell’elettromagnetismo aiutandosi anche con alcuni diagrammi. La copertina di uno di questi libri riportava l’immagine di una centrale eolica di chissà quale paese lontano chissà quanto dal Malawi. Una fotografia che fece scattare una scintilla nella mente di William.
Ref. http://www.williamkamkwamba.com/