“Beato quel popolo che non ha bisogno di e ro i ” diceva Bertold Brecht. Ma nell’Italia delle tragedie annunciate e degli allarmi che
nessuno raccoglie, le storie degli eroi per caso sono uno squarcio di luce su una realtà sempre uguale a sé stessa. Simone Neri, 28 anni di
Giampilieri, sottufficiale della marina militare di stanza a Messina, era un servitore dello Stato che ha salvato otto persone prima di soccombere alla furia del fango. Gli ultimi istanti della sua esistenza per gli altri. Ora il coraggio di quegli attimi lo consacra eroe, al prezzo altissimo della sua vita. La notte di domenica, mentre la montagna franava, Simone, si era messo in salvo sul tetto della sua casa di Giampilieri. Il fango scorreva devastando le strade sotto, travolgendo cose ma soprattutto, persone: anche volti e voci conosciute. Quelle dei vicini di casa. Così ha deciso di scendere in
strada, Simone, senza esitare. Prima è entrato in una casa dove arrivavano delle grida: c'era un anziano in difficoltà, l'ha preso sulle spalle e l'ha portato in salvo su un tetto. Così poi con un'anziana, e poi ancora con un amico. Dopo aver aiutato otto persone è di nuovo sul tetto. Sente un bambino che piange. L'istinto è quello di tornare in strada, in mezzo al fango. Prima, però, forse conscio del pericolo che sta correndo, chiama la fidanzata: “qualsiasi cosa accada
ricordati che ti amo”, le dice. E si ributta per strada in mezzo al fango. Ma non ha più forza ormai. Un muro gli crolla addosso. E per
lui è la fine.
Ref Federico Mello da “ il fatto del 7-ottobre-2009”