È bene comprendere, in primis, un meccanismo fondamentale: l’azienda continua a prelevare energia elettrica dalla rete Enel quando l’impianto non produce (esempio durante la notte) oppure quando l’impianto fotovoltaico, di giorno, non riesce a soddisfare tutti i fabbisogni dell’azienda. L’azienda però, a sua volta, immette nella rete Enel tutta l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico quando non la impiega (esempio durante il week-end).
In un impianto fotovoltaico sono previsti dei contatori che contabilizzano tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico (sia quella immessa in rete dall’azienda, sia quella auto-consumata) nonché l’energia prelevata dalla rete.
Tra i suddetti contatori vi è quello del GSE che contabilizza tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, ai fini del calcolo del contributo e dell’importo che il GSE dovrà versare mensilmente all'azienda.
Regime di "Ritiro Dedicato" - vendita dell’energia eccedente
Optando per il “Ritiro Dedicato” ossia il regime di vendita dell’energia elettrica prodotta eccedente, vediamo adesso cosa accade. Ipotizziamo che l'impianto abbia prodotto 180.000 kWh in un anno di cui:
- 140.000 Kwh auto consumati
- 40.000 kWh immessi in rete
In tal caso i 140.000 kWh rappresentano il risparmio in bolletta, i 40.000 KWh le saranno invece pagati a prezzo di mercato (attualmente 0,10 centesimi circa), mentre i 10.000 KWh saranno pagati dall'azienda attraverso regolare bolletta.
Regime "Conto Scambio" (ex-Scambio sul posto) - possibile per impianti sino a 200 kWp
Se si opta per il regime di “CONTO SCAMBIO” il meccanismo contabile è più complesso in quanto la quantità di energia elettrica prodotta dall’impianto e immessa in rete andrà a compensazione con quella prelevata dalla rete, effettuando però i calcoli sul controvalore in euro (a prezzi di mercato) dei kWh prodotti e immessi in rete dall’impianto fotovoltaico e sul controvalore in euro (a prezzi di bolletta) dei kWh prelevati dalla rete. È infine previsto una sorta di “conguaglio” su base annua. Per avere un quadro attendibile della convenienza di questo tipo di regime, è però assolutamente necessario elaborare diversi dati e variabili. Il “Conto Scambio”, in linea di principio, potrebbe risultare interessante per gli impianti tarati alla pari o inferiori ai fabbisogni di energia elettrica dell’azienda..