Cosa succede se il tuo modello linguistico è molto più intelligente di quanto sembri — ma non lo stai usando nel modo giusto? È questa la domanda che guida il lavoro di Karan e Du nel loro studio del 2025, Reasoning with Sampling . Il risultato è una proposta tanto sottile quanto potenzialmente dirompente: modificando la strategia di campionamento durante l’inferenza , si può ottenere un miglioramento significativo nella capacità di ragionamento di un modello linguistico base — senza toccare l’addestramento. Nel mondo dei grandi modelli linguistici (LLM), dove ogni punto percentuale di accuratezza costa milioni in compute, questa possibilità suona come un invito all’ottimizzazione intelligente: spremere di più da ciò che già abbiamo, senza inseguire l’ennesimo fine‑tuning. Il modello base non è stupido: lo stai solo interrogando male Tradizionalmente, l’inferenza nei modelli linguistici segue strategie di campionamento relativamente semplici: top‑k , nucleus sampling , temperatu...
Nel settore dei biocombustibili si sta ricercando e sviluppando, sempre con maggior interesse, la possibilità di usare "materie prime" non commestibili ad alto potenziale. La produzione in massa, di etanolo, derivato ad esempio da soia, canna da zucchero, colza e mais, ha sviluppato a livello mondiale, un dibattito molto acceso sui risvolti economici, politici e morali derivanti dal coltivare tali piante commestibili, per produrre carburanti.
Nasce, pertanto, la necessità di sviluppare colture che non siano in contrasto con la catena alimentare. Per questo si stanno sviluppando sempre con maggiore interesse, le ricerche sulla trasformazione in biocarburanti, di piante infestanti "no food" a bassa richiesta di acqua, pesticidi e diserbanti, come fonte per la produzione di combustibili .
Alcune di queste erbacce ad alto potenziale di trasformazione in biocombustibili, possono prosperare anche in terreni contaminati, assorbendo e pulendo tali terreni dalle sostanze inquinanti presenti. Questo specifico processo viene chiamato phytoremediation .
Queste piante devono però, essere mantenute sotto costante osservazione, perchè queste specie hanno un alto potere infestante ed il rischio è quello che possano danneggiare ed invadere anche terreni circostanti travolgendo le specie autoctone. Tale preoccupazione può essere facilmente dissipata e controllata, attraverso un'adeguata gestione .
Arundo donax (canna gigante)
In estate è in grado di crescere per circa 3 centimetri al giorno. Potrebbe essere considerato il supereroe dei biocarburanti. Attualmente vengono già prodotti molti raccolti ogni anno, in terreni molto poveri. Non gestito si trasforma in una grossa catastrofe. Almeno sei paesi negli Stati Uniti, dalla California al Maryland, lo considerano una specie pericolosamente invasiva.
Nasce, pertanto, la necessità di sviluppare colture che non siano in contrasto con la catena alimentare. Per questo si stanno sviluppando sempre con maggiore interesse, le ricerche sulla trasformazione in biocarburanti, di piante infestanti "no food" a bassa richiesta di acqua, pesticidi e diserbanti, come fonte per la produzione di combustibili .
Alcune di queste erbacce ad alto potenziale di trasformazione in biocombustibili, possono prosperare anche in terreni contaminati, assorbendo e pulendo tali terreni dalle sostanze inquinanti presenti. Questo specifico processo viene chiamato phytoremediation .
Queste piante devono però, essere mantenute sotto costante osservazione, perchè queste specie hanno un alto potere infestante ed il rischio è quello che possano danneggiare ed invadere anche terreni circostanti travolgendo le specie autoctone. Tale preoccupazione può essere facilmente dissipata e controllata, attraverso un'adeguata gestione .
Arundo donax (canna gigante)
In estate è in grado di crescere per circa 3 centimetri al giorno. Potrebbe essere considerato il supereroe dei biocarburanti. Attualmente vengono già prodotti molti raccolti ogni anno, in terreni molto poveri. Non gestito si trasforma in una grossa catastrofe. Almeno sei paesi negli Stati Uniti, dalla California al Maryland, lo considerano una specie pericolosamente invasiva.