Laboratorio di produzione dell'anti-virus di Novartis in Italia
Temendo un riflusso del virus, il 29 settembre la Commissione europea ha dato il via libera a due vaccini contro l'influenza H1N1. I cittadini europei possono quindi vaccinarsi prima dell'inverno. Ma i due anti-virus sono abbastanza sicuri? Ne hanno discusso ieri con degli esperti i membri della commissione Ambiente.
Dall'inizio della pandemia H1N1 (nota anche come influenza A o suina), in aprile 2009, sono stati riportati in Europa oltre 55.000 casi, di cui 174 mortali. Nel mondo il totale delle vittime è di 4160, e sono state 350.000 le persone infettate. I soggetti più a rischio sono giovani e bambini, con un tasso di ospedalizzazione elevato fra i bimbi sotto i 4 anni.
Gli esperti hanno avvertito che una seconda onda di epidemia più grave e con un rischio di mortalità più elevato potrebbe diffondersi il prossimo inverno, se non inizia un programma di vaccinazione adeguato: 'lo scenario peggiore vede il 30% della popolazione europea colpita dal virus', ha messo in guardia la commissaria europea per la Salute Androulla Vassiliou.
I due nuovi vaccini
Dopo mesi di esperimenti, martedì 29 settembre la Commissione europea ha approvato la distribuiti sul mercato di due vaccini destinati a combattere il virus: Focetria® (Novartis) e Pandemrix® (GlaxoSmithKline). I due prodotti saranno disponibili in tutti i Paesi UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
Ma sono sicuri?
Alcuni deputati hanno espresso i loro dubbi in merito alla sicurezza dei medicinali, vista la fretta con cui sono stati testati e approvati: "Sono adatti ai bambini e ai gruppi di persone a rischio? Abbiamo bisogno di maggiori informazioni", ha dichiarato Peter Liese, democristiano tedesco.
D'accordo la collega social-democratica Dagmar Roth-Behrendt: "Nella maggioranza di Paesi europei la gente non vuole vaccinarsi perché ha paura degli effetti collaterali. Cosa dobbiamo aspettarci?"
Il Direttore esecutivo dell'Agenzia europea dei medicinali, Thomas Lönngren, ha cercato di rassicurare i deputati: gli effetti collaterali sono minimi in confronto a quello che potrebbe fare il virus nel frattempo. Ecco perché ne abbiamo accelerato l'approvazione. E' chiaro che non esistono dati clinici, perché questa variante è stata appena scoperta. Dovremmo considerare il vaccino non come una cosa completamente nuova, è più o meno come il vaccino stagionale contro l'influenza, con una variante nuova in più".
Che cos'è l'influenza A?
L'influenza A (o N1H1) è provocata da un nuovo virus, un sotto-tipo del virus normale dell'influenza, ma che contiene un mix di materiale genetico dell'influenza umana, suina e dei volatili. Per questo l'uomo non ha tutte le difese immunitarie adatte a sconfiggerla.