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giovedì 10 novembre 2011

Fusione Fredda/ Il punto sull’E-Cat


Fusione Fredda/ Il punto sull’E-Cat

di Vincenzo Panella.
All’inizio del 2011 Andrea Rossi, aveva annunciato il suo piano per la costruzione ed il test della prima installazione ad energia fredda basata su E-Cat (reattore basato su di un principio molto semplice che utilizza nickel ed idrogeno e dei catalizzatori segreti per produrre energia sotto forma di calore). L’energia è prodotta in modo totalmente pulito e senza materiale di scarto da smaltire, quando il nickel si consuma, si deve semplicemente sostituire. L’annuncio della data fissata e’ stato spostato un paio di volte, dando numerosi motivi di discussione sulla veridicità del dispositivo ai vari debunkers professionisti e non. Il 28 Ottobre, il tanto atteso test sull’ E-cat di Andrea Rossi e’ arrivato e passato, l’installazione, situata a Bologna, ha funzionato per 5.5 ore ed ha prodotto 470kw/h di potenza, un po’ meno della metà che era stata dichiarata inizialmente. Il generatore, costituito da 100 unità, ha funzionato in modalità di self-loop, cioè riutilizzando una quantità di energia in uscita per sostenere la reazione. Questo vuol dire che l’installazione ha funzionato senza l’input esterno e questa condizione la qualifica per poter essere considerata ungeneratore di energia a tutti gli effetti. Lo stesso Rossi ha chiarito il motivo principaleper il dimezzamento della potenza nominale dichiarata: pare che l ‘E-cat possa funzionare in 2 modalità diverse open-loop e closed-loop , in quest’ultimo caso, la potenza prodotta e’ nettamente inferiore, ma il reattore e’ totalmente auto sostenuto. Le prime dichiarazioni dello stesso Rossi sono state entusiastiche, “e’ una rivoluzione” ha dichiarato, fino a quando si trattava di un piccolo reattore capace di erogare 4-5kw/h di potenza, molte persone fra i quali diversi accademici e debunkers professionisti, avrebbero potuto obiettare su qualunque cosa, ma adesso, 470kw/h sono abbastanza per poter alimentare più di 10 abitazioni, non si può più parlare di ‘scamming’ (frodi). Tenendo conto che miliardi di dollari sono stati spesi per arrivare and un COP (coefficiente di guadagno) di 1.1 tramite dei reattori tradizionali, con tutte le problematiche relative ai costi di costruzione e smaltimento di prodotti di reazione virtualmente indistruttibili, l’ E-cat può segnare il momento di svolta per la nostra civiltà. Stranamente i mass media, giornali, televisione, non hanno dato nessun accenno a questa invenzione, se non in modo molto marginale. Questa prima installazione e’ costata circa 2000$ per Kw/h, ma in un futuro molto prossimo il costo potrebbe scendere attorno ai 100$ per Kw/h. Alla dimostrazione sono stati accettati pochi osservatori, per 2 motivi, principalmente, l’ acquirente dell’installazione. che al momento si sta smantellando per il trasferimento, non vuole essere reso noto, e non vuole che sia noti neanche i propri tecnici ed ingegneri, ma molti credono che sia il Darpa (un organismo militare americano che è specializzato in soluzioni tecnologiche avveniristiche), in secondo luogo, il reattore sebbene sicuro e’ sempre uno strumento nucleare e le norme di sicurezza per l’ ispezione sono molto stringenti a proposito, infatti, solamente 2 persone alla volta sono potute entrare ed effettuare i test. Gli osservatori erano all’incirca 30 persone, Rossi e Focardi, sono arrivati attorno alle 11.00 di mattina . L’installazione, che e’ stata ricavata da un container, e’ stata avviata tramite un generatore esterno che serviva a scaldare le termoresistenze all’interno dei 100 reattori per iniziare la reazione, una volta avviata, il generatore esterno e’ stato staccato, e l’installazione ha funzionato per 5.5 ore. Ogni reattore era costituito da 3 camere separate per un totale di 300 camera di reazione. Il calore prodotto usciva fuori da 2 tubi, sottoforma di vapore, il vapore non e’ stato utilizzato per produrre lavoro utile, ma raffreddato, tramite dei radiatori e rimesso in circolo, alcuni test sono stati effettuati sulla temperatura del gas (circa 109 gradi) e su eventuali tracce di radioattività , senza trovarne quantità apprezzabili. Le misurazioni del livelli di radioattività sono state effettuate dal Prof. Bianchini dell’Università di Bologna e non ha rilevato tracce di radiazioni, ne’ sul gas, ne’ nelle vicinanze dell’installazione , ne’ causate da emissioni dalle stesse unità. Le unità non sono state smontate per poter essere ispezionate come e’ successo durante il test del 6 Ottobre. Le persone che sono intervenute durante la dimostrazione sono state : Mats Lewan della Nytek, una delle prime aziende ad avere effettuato i test sull’ E-cat ad inizio 2011, Irene Zreick della Focus.it, Peter Svenson, giornalista scientifico della Associated Press di New Yok, diversi scienziati dell’Università di Bologna, fra cui Christos Stremmenos, che ha esposto brevemente le sue idee sul funzionamento del reattore , quest’ultimo eè in contatto con il governo cinese per permettere la diffusione dell’ E-Cat in Cina, Uzikova Irina, un ingegnere nucleare dalla Russia. Attualmente l’unità utilizzata per la dimostrazione e’ stata venduta ed una seconda e’ in fase di costruzione. Un E-Cat domestico e’ previsto fra 2 anni, non resta che aspettare.

il democratico