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venerdì 3 febbraio 2017

Moneta digitale: Bitcoin e il problema dei pinguini. di Mirco romanato


Di Mirco Romanato , il 10 Comment

Bitcoin è bloccato tra due visioni incompatibili scrive FunnyKing. In realtà io sono convinto che proprio oggi si stia rompendo lo stallo iniziato un anno fa ad Hong Kong (se non prima).
Pinguina Bitcoin

Perché siamo in questa situazione con Bitcoin?

Il motivo principale per cui eravamo e siamo in una situazione di stallo nello sviluppo tecnico ed economico di Bitcoin (il prezzo è una conseguenza di dinamiche interne ed esterne a Bitcoin) è la mancanza di comunicazione e coordinazione tra utenti, sviluppatori e minatori e dal fatto che ogniuno di questi gruppi è, potenzialmente, aperto e chiunque può diventare uno sviluppatore, un minatore ed un utente in qualsiasi momento o smettere di esserlo.
Che il problema sia la mancanza di comunicazione è ironico, dato che Bitcoin nasce come un sistema che risolve un problema di verifica delle comunicazioni tra individui che non si conoscono attraverso un mezzo di trasmissione insicuro. Ma senza comunicazione è impossibile per la comunità Bitcoin coordinare le sue azioni in modo produttivo.

Il motivo per cui Bitcoin è ancora limitato a blocchi da 1 MB è semplicemente perché i minatori e gli utenti non avevano modo di comunicare in modo sicuro le loro reali preferenze. In assenza di comunicazione l’unico modo di gestire il cambiamento e l’evoluzione del protocollo era di affidarsi ad un gruppo di sviluppatori che decidano per tutti. Agli utenti restava solo la scelta di usare o meno il codice prodotto. Scelta che gli sviluppatori di Bitcoin Core volevano rendere irrilevante con l’introduzione via soft-fork di SegWit (Segregated Witness).
Un soft-fork è semplicemente un modo per ingannare i nodi non aggiornati e far credere loro che non sia cambiato nulla, che le regole sono sempre le stesse di prima mentre sono radicalmente cambiate.
Per fare un esempio ben compreso dagli italiani, è come un concorso pubblico dove tutti (per legge) devono seguire le stesse regole. Ma i giudici del concorso dopo aver applicato tutte le regole ne aggiungono alcune che hanno concordato tra di loro e che da fuori gli ignari non possono conoscere: a chi è stato raccomandato un punto in più, a chi viene da un certo posto un punto in più, agli altri un punto in meno. Penso di aver reso l’idea.
La dove Bitcoin XT (Mike Hearn) e Bitcoin Classic (Gavin Andresen) hanno fallito Bitcoin Unlimited (Andrew Stone – theZerg) sta avendo successo. Il motivo del successo è semplice: le dimensioni massime del blocco che possono essere accettate sono lasciate alla scelta del gestore del nodo stesso. Come aveva già detto lo stesso Satoshi Nakamoto nel 2010 le regole riguardanti le dimensioni del blocco sono regole locali e non appartengono al consenso. Ogni singolo nodo deve decidere per se.
Mentre XT e Classic proponevano un piano ai minatori, Unlimited non propone nessun piano. Di conseguenza non c’è nessun piano che i minatori possono rigettare. I minatori e gli utenti sono lasciati liberi di configurare il loro nodo a piacimento e Bitcoin Unlimited segnala queste preferenze agli altri nodi. I minatori, inoltre, comunicano le loro preferenze scrivendole nei blocchi minati.
La dove il numero di nodi che supportano Core o Unlimited può essere facilmente manipolato, manipolare il numero di blocchi che accettano SegWit o Unlimited non è possibile.

Cosa sta succedendo adesso con Bitcoin?

I minatori che supportano Unlimited pubblicano il loro voto e le loro preferenze nei blocchi che minano. Ogni altro minatore ed utente della rete può verificare queste preferenze con facilità ed essere sicuro che non sono false. Diventa chiaro anche quali opzioni sono realizzabili e quali non lo sono più. SegWit richiede il 95% di supporto per essere attivato e attualmente il 25% dell’hash rate supporta Unlimited ed è attivamente contro SegWit. Quindi la sua attivazione è impossibile.
Ridurre la soglia dell’attivazione è politicamente inaccettabile anche per la maggior parte dei sostenitori di SegWit e appare inutile visto che il numero di blocchi che votano per attivare SegWit sta scendendo invece di salire. Se foste un pool di minatori, o un exchange, o altri, investireste risorse per supportare una soluzione complessa e costosa che non ha nessuna probabilità di passare?
I minatori che stanno adottando Unlimited, invece, segnalano il loro supporto per una soluzione tecnicamente molto semplice e che darebbe immediati vantaggi a tutti gli utenti.
I minatori Unlimited attualmente segnalano nei loro blocchi “EB1 AD6” (come consigliato dagli sviluppatori). In questo modo garantiscono che i loro blocchi siano compatibili con quelli prodotti da Core. EB1 significa che accettano immediatamente solo blocchi da 1 MB. Blocchi più grandi sono accettati solo e solamente se ci sono altri 6 blocchi minati in seguito e il ramo della blockchain su cui sono è quello con più lavoro.

Cosa succederà con Bitcoin?

L’adozione da parte dei minatori aumenterà esponenzialmente. Siamo rimasti 5 mesi a 50 blocchi su 1000, poi 2 mesi a 150 su 1000 e adesso siamo a 250 su 1000. Mi aspetto che in un paio di mesi si raggiunga 500/1000 blocchi (sono ottimista, ma potrebbe avvenire anche prima se una grossa pool prendesse posizione). Da li a 900/1000 ci vorrà un paio di settimane, un mese al massimo. Nessuno vuole rimanere con il moccolo in mano e bruciarsi le dita.
Se significa perdere il proprio denaro, l’ideologia passa sempre in secondo piano.Quando il numero di blocchi minati con Unlimited supererà il 50% di quelli minati gli altri minatori cominceranno a considerare il rischio di trovarsi a minare un ramo secco della blockchain come reale ed imminente e adotteranno velocemente anche loro Bitcoin Unlimited per minare.
Poco dopo che Unlimited ha ottenuto una chiara maggioranza del’hash rate della rete, le pool di minatori inizieranno a segnalare la loro disponibilità ad accettare blocchi più grandi di 1 MB. Alcuni segnaleranno EB2 (che accettano blocchi fino a 2 MB) mentre altri segnaleranno di accettare blocchi con dimensioni più grandi.
Quando una maggioranza sufficentemente ampia dei minatori segnalerà l’accettazione di un blocco più grande di  1 MB, una pool di minatori (o più di una) annunceranno la loro intenzione di minare blocchi più grandi di 1 MB dopo una certa data. Sarà il preavviso dato ai ritardatari e ai recalcitranti.
Alla data stabilità inizieranno a minare blocchi più grandi. E chi è rimasto indietro rimarrà su un ramo dela blockchain che ha smesso di crescere. A loro la scelta se seguire la maggioranza o andare per la strada che preferiscono.

La morale della favola

La morale della favola è semplice: i dittatori confidano nell’incapacità dei loro sudditi di comunicare in modo sicuro ed onesto tra di loro per segnalare le loro preferenze. In particolare la preferenza di liberarsi del dittatore stesso.
Nel momento in cui i sudditi riescono a comunicare le loro preferenze, le dittature impopolari si dissolvono nell’aria da sole con stupore degli osservatori esterni che non comprendono questi meccanismi. Nel momento in cui i sudditi possono comunicare le loro preferenze e scoprono di averle in comune, coordinare la rimozione della dittatura è relativamente semplice.
Se volete liberarvi di un dittatore o di una élite dittatoriale, la cosa più importante è dare modo agli individui di comunicare e coordinarsi tra di loro. Se lo possono fare l’utilità del dittatore diminusce, la sua esistenza è in pericolo e la sua rimozione prevedibile.
Coordinarsi senza un capo ed una gerarchia è più faticoso e complesso che farsi dirigere dal un leader maximo ma i risultati valgono la pena che si deve sopportare.
http://www.rischiocalcolato.it/2017/02/bitcoin-e-il-problema-dei-pinguini.html