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lunedì 17 ottobre 2011

La scatola magica che alimenta le case a idrogeno


Rumore lo avevano già fatto nel 2010, con la partecipazione alla Biennale Architettura di Veneziadove avevano esposto il progetto per rendere autosufficiente l'isola della Certosa nella laguna veneta. Prima ancora erano stati sotto i riflettori per la loro idea di vivere off-grid, letteralmente “staccati” dalla rete che fornisce energia elettrica alle nostre case, grazie alle rinnovabili e all'idrogeno per lo stoccaggio dell'energia. L’idea di qualche balzano gruppo di architetti americani hippy? No, San Zeno: una manciata di chilometri da Arezzo. Fabbrica del Sole, una cooperativa che oggi lancia una nuova sfida: un impianto leggero, semplice e contenuto, capace di rendere indipendente dal punto di vista energetico una casa senza dover ricorrere a grosse ristrutturazioni o impianti invadenti.

Off-Grid Box, la scatola magica
Si chiama Off-Grid Box: è un container dalle dimensioni contenute, “praticamente un cubo di tre metri di lato”, racconta Tommaso Vezzosi della Fabbrica del Sole. Dentro si trovano tutti gli impianti necessari per rendere autosufficiente una casa: il sistema di approvvigionamento di acqua e gas, assieme a quelli per depurare gli scarichi, immagazzinare l'energia elettrica e il calore prodotti dallefonti rinnovabili. Lo si mette in giardino, lo si collega alla casa e il gioco è fatto. Si sfrutta il sole con il fotovoltaico, l'eolico, il geotermico se c'è e si trasforma l'eccedenza di energia elettrica in idrogeno per immagazzinarla e utilizzarla quando le altre fonti non sono sufficienti a garantire la copertura della richiesta da parte della casa stessa.

L'idea è nata per venire incontro al mercato, perché non si sempre si può progettare tutto da zero come i designer della Fabbrica del Sole hanno fatto per il progetto presentato a Venezia (visibile fino a novembre all'intero della collettiva Stazione futuro alle Officine Grandi Riparazioni di Torino). “Stiamo praticamente ultimando una prima installazione in un agriturismo dalle parti di Siena”, raccontaTommaso Vezzosi, “ma lì abbiamo dovuto pensare a una soluzione più ‘grossa’ rispetto al cubo tre per tre. È stato possibile perché la nostra idea è modulabile: può essere ritagliata su misura per le esigenze di chi utilizza l'impianto”. 

Come funziona
Le tecnologie per l'off-grid si basano sull'utilizzo di diverse forme di produzione energetica, ma sono accomunate dall'uso dell'idrogeno come “vettore” energetico, come si dice in gergo, una sostanza che permette di utilizzare in un secondo momento l'energia prodotta dalle rinnovabili. Il fotovoltaico funziona durante le ore di sole, l'eolico, ça va sans dire,quando soffia il vento: nei momenti in cui non è possibile utilizzare direttamente questo tipo di risorse, si fa ricorso all'idrogeno immagazzinato in precedenza per produrre energia.
ElectrSself, premiata al World Economic Forum
Le realtà italiane più dinamiche continuano comunque a fare ricerca nel settore e sviluppare soluzioni sempre più competitive. Un esempio molto recente è il premio che la Electro Power System di Torino ha ricevuto dal World Economic Forum che ha nominato l' ElectroSelf “Technology Pioneer 2012” di cui Wired.it ha dato notizia su Italian Valley. Per la prima volta lo ha vinto un'azienda italiana che ha realizzato un generatore di energia in grado di prodursi da solo l'idrogeno che lo fa funzionare. Come? Basta fornirgli l'acqua e la stessa Electroself provvederà a scinderla in ossigeno e idrogeno: zero emissioni e un altro passo avanti nella direzione dell'off-grid.



http://life.wired.it/news/designarchitettura/2011/10/11/case-a-idrogeno-energie-rinnovanili.html?page=1#content