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mercoledì 20 giugno 2012

DOSSIER SULLE SCIE CHIMICHE



   14 - Le ammissioni di un generale italiano: “La guerra ambientale è gia cominciata”

Esiste in Alaska una enorme base militare con 200 antenne d’argento alte 20 metri, capaci di emettere onde elettromagnetiche di una potenza impressionante (le hanno utilizzare persino per sondare il suolo lunare). Come vedremo meglio in seguito questo enorme impianto militare denominato HAARP viene utilizzato assieme alle scie chimiche per modificare il clima e quindi anche per scopi militari.

Il generale Fabio Mini dell’esercito italiano afferma testualmente in articoli ed interviste che “la guerra ambientale è già cominciata”. Ad esempio Mini, nella rivista Limes (nov-dic 2007) parla del sistema militare statunitense HAARP dicendo “... Si distrugge la natura per annientare il nemico ... e se stessi. .... ...Nessuno crede più che un terremoto, un’inondazione, uno tsunami o un uragano siano soltanto fenomeni naturali ... Armi ad onde elettromagnetiche capaci di provocare ..... terremoti, maremoti ...”

Il 14 giugno 2008 a RAI2 Dossier (‘Storie’ a cura del TG2) viene intervistato ancora il generale Fabio Mini su “Le armi ambientali del terzo millennio: dalle trombe d’aria agli interventi sullo strato dell’ozono”. Potete guardare l'intera puntata di Dossier, o ascoltare l'intervista completa a Mini (nel video qui sotto un brevissimo ma significativo estratto).

A conferma il quotidiano Il Messaggero del 25/06/02 scrive: “[HAARP è] una ‘superarma’ che, come componente principale dello SCUDO SPAZIALE (...) consentirà di annientare tutti gli attacchi missilistici e mettere in ginocchio qualsiasi paese, scatenando violenti cambiamenti geofisici (…) la stazione radioelettronica HAARP entrata in funzione in Alaska nel 1997 (…) specie di ‘forno a microonde globale’ HAARP è allo stesso tempo una potentissima arma geofisica, in grado di alterare le condizioni meteorologiche”.

Adesso sapete che esistono tecnologie militari capaci di causare tsunami, uragani, terremoti; avete ancora dei dubbi sulla realtà delle scie chimiche?

Da notare per altro che il generale Mini nelle sue dichiarazioni cita il documento Weather as a multiplier force - owning the weather in 2025 [Il clima come moltiplicatore di forza - possedere il controllo climatico entro il 2025], documento nel quale si fa esplicito cenno alle modificazioni atmosferiche da realizzare in questi anni per permettere appunto all’esercito di possedere il controllo delle condizioni meteorologiche ed utilizzarle a piacimento a fini bellici. 

In tale documento si prevede la creazione di una "superficie ionosferica artificiale" (a quota molto più bassa di quella naturale).

Si prevede inoltre (come potete vedere dall'immagine qui sotto riportata a pagina 32 del documento), di assumere il controllo di precipitazioni (Precipitation Modification), tempeste (Storm Modification), foschia e nuvole (Fog and Cloud Modification), e di creare condizioni climatiche artificiali (Artifical Weather).

Ed infine si elencano i mezzi tramite i quali ottenere tutte queste "conquiste" fra i quali ritroviamo:
  • Veicoli aerospaziali "per il rilascio" (Aerospace Delivery Vehicles) - che si potrebbero benissimo interpretare come "aerei cisterna" che operano a differenti quote (la parola "aerospaziali" credo vada letta nel suo significato letterale di "cielo + spazio")
  • Superfici ionosferiche riflettenti artificiali (Artificial Ionospheric Mirros) - evidentemente formate da particolato diffuso per mezzo di scie chimiche nel cielo
  • Composti chimici (Chemicals) - veleni imprecisati da diffondere nell'atmosfera (ad esempio trimetilalluminio e sali di bario?)
  • Polvere di carbone (Carbon Balck Dust) - che sicuramente non fa bene ai nostri polmoni
  • Energia diretta (Directed Energy) - che si potrebbe benissimo interpretare "emissioni di onde elettromagnetiche ad alta potenza potenza" per la modifica climatica
  • Nuvole Intelligenti a base di nanotecnologia (Smart Clouds - nanotechnology) - ovvero nuvole costituite da fibre ultra-microscopiche di "polvere intelligente" rilasciate in quantità enormi sopra le nostre teste e che poi pian piano scendono giù fino ad essere respirate da noi ed intasando i nostri polmoni (e non solo)
  • Sensori (Sensors) - forse le solite orribili nanotecnologie di cui sopra utilizzate come sensori, ma forse anche altri tipi di rilevatori



  •    15 - Cosa contengono le scie chimiche?

    Secondo gli studi e le analisi di Castle, Carnicom, Staninger, Pattera, Scott ed altri ricercatori, con le scie chimiche vengono sparsi nell’aria: alluminio, bario, quarzo, cobalto, manganese, silicio, torio, arsenico, piombo, mercurio, uranio, zinco, stronzio, rame, selenio, titanio, fosforo, zolfo, calcio, dibromuro di etilene (pesticida messo al bando in quanto considerato cancerogeno), cloruro di acelticolina, batteri pseudomonas aeruginosa, batteri pseudomonas fluorescens, batteri serratia marcescens, streptomiceti, virus, retrovirus, batteri, micoplasmi, funghi, spore, muffe, parassiti nematodi (ovvero vermi), globuli di sangue essiccato, sostanze sedative, fibre, polimeri.

    Le fibre a base di silicio che sono state osservate al microscopio elettronico dalla dottoressa Staninger e sono stati trovate fin troppo simili ai filamenti che fuoriescono dal corpo delle persone colpite dal morbo di Morgellons, una orribile malattia in tremenda espansione negli USA. Si tratta di una malattia per anni negata e tenuta dagli organismi sanitari federali statunitensi, ma di recente riconosciuta come reale patologia dall’organismo federale CDC (Center for Disease Control, ovvero Centro per il Controllo delle Malattie). È da tenere conto che negli USA le irrorazioni aeree sono iniziate quasi 10 anni prima che in Europa.

    Se volete approfondire l'argomento vi sonsiglio questa analisi sull'uso malefico delle scie chimiche: irrorazione ed armi elettromagnetiche.

    Intanto guardate questo ritaglio di giornale: come mai la gente si ammala dopo la pioggia? Forse perchè gli aerei cisterna disseminano agenti infettivi che con la pioggia precipitano sul terreno, sulle piante che mangiamo, contaminando l'acqua che beviamo e le persone che si bagnano sotto la pioggia per contatto diretto. Mentre la gente comprende chiaramente il nesso fra pioggia e malattia (anche se non è a conoscenza dell'esistenza delle scie chimiche), l'apparato sanitario si impegna a smentire l'evidenza.


    http://scienzamarcia.altervista.org/dossier5.html