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giovedì 23 settembre 2010

Il ghiacciaio perduto - Il ghiacciaio di Lares

Il ghiacciaio perduto - Il  ghiacciaio di Lares, che si colloca attorno ai 2900 di quota, aveva accumulato durante l'inverno dai 3 ai 5 metri di neve. La calura estiva ha non solo sciolto tutto l'accumulo, ma ha provocato anche dai 10 ai 15 metri di arretramento frontale, e un abbassamento dello spessore del ghiaccio alle quote più basse di quasi due metri.  Il Ghiacciaio di Lares è situato alla testata dell’omonima valle e occupa un ampio versante limitato a monte dalla dorsale Carè Alto – Corno di Cavento – Crozzon di Lares. Rappresenta per dimensioni il terzo ghiacciaio del gruppo dell’Adamello. La sua superficie ammonta attualmente a 549 ettari (dati del 1997) e si è praticamente dimezzata rispetto alle stime di Payer della metà dell’800 che gli attribuiva un’area di circa 1150 ettari. Nel 1925 la superficie si era ridotta a 635 ettari, mentre nel 1960 ammontava ancora a 600 ettari circa.  Fino a pochi anni fa il settore meridionale si collegava con il Ghiacciaio di Niscli attraverso un ripido scivolo ghiacciato, ma il collegamento si è ora interrotto. È alimentato dalle precipitazioni nevose dirette, mentre gli accumuli da valanga hanno un ruolo trascurabile, data l’assenza di grandi pareti rocciose al bordo del ghiacciaio. La fronte è suddivisa in due lobi da una dorsale rocciosa. Il lobo di sinistra terminava fino a qualche anno fa nel Lago di Lares (quota 2655 m), che è stato liberato completamente dal ghiacciaio nel 1992. Precedentemente il ghiacciaio aveva liberato i laghi dei Pozzoni e della Busa del Morto, situati a valle. La fronte di destra raggiunge una bellissima piana proglaciale situata a quota 2600 m.  Secondo gli studi effettuati dal Comitato Glaciologico Trentino, il ghiacciaio ha perso fra il 1991 e il 1997 un volume di quasi 27 milioni di m3, pari a una perdita di spessore medio superiore ai 5 m.  (Christian Casarotto)

Il ghiacciaio perduto - Il ghiacciaio di Lares, che si colloca attorno ai 2900 di quota, aveva accumulato durante l'inverno dai 3 ai 5 metri di neve. La calura estiva ha non solo sciolto tutto l'accumulo, ma ha provocato anche dai 10 ai 15 metri di arretramento frontale, e un abbassamento dello spessore del ghiaccio alle quote più basse di quasi due metri. Il Ghiacciaio di Lares è situato alla testata dell’omonima valle e occupa un ampio versante limitato a monte dalla dorsale Carè Alto – Corno di Cavento – Crozzon di Lares. Rappresenta per dimensioni il terzo ghiacciaio del gruppo dell’Adamello. La sua superficie ammonta attualmente a 549 ettari (dati del 1997) e si è praticamente dimezzata rispetto alle stime di Payer della metà dell’800 che gli attribuiva un’area di circa 1150 ettari. Nel 1925 la superficie si era ridotta a 635 ettari, mentre nel 1960 ammontava ancora a 600 ettari circa. Fino a pochi anni fa il settore meridionale si collegava con il Ghiacciaio di Niscli attraverso un ripido scivolo ghiacciato, ma il collegamento si è ora interrotto. È alimentato dalle precipitazioni nevose dirette, mentre gli accumuli da valanga hanno un ruolo trascurabile, data l’assenza di grandi pareti rocciose al bordo del ghiacciaio. La fronte è suddivisa in due lobi da una dorsale rocciosa. Il lobo di sinistra terminava fino a qualche anno fa nel Lago di Lares (quota 2655 m), che è stato liberato completamente dal ghiacciaio nel 1992. Precedentemente il ghiacciaio aveva liberato i laghi dei Pozzoni e della Busa del Morto, situati a valle. La fronte di destra raggiunge una bellissima piana proglaciale situata a quota 2600 m. Secondo gli studi effettuati dal Comitato Glaciologico Trentino, il ghiacciaio ha perso fra il 1991 e il 1997 un volume di quasi 27 milioni di m3, pari a una perdita di spessore medio superiore ai 5 m. (Christian Casarotto)

http://www.corriere.it/foto_del_giorno/home/10_settembre_22/ghiaccio_c55e7c5c-c642-11df-89af-00144f02aabe.shtml