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lunedì 29 febbraio 2016

Cosa sono gli Smart Contract

Gli Smart contract sono un'evoluzione del protocollo Bitcoin in cui, al ricorrere di una condizione informaticamente verificabile, il sistema esegue in via automatica una determinata prestazione. Si tratta di un modello che è ancora in larga parte da definire ma che de jure condendo si rivela particolarmente interessante.

L'obiettivo comune di informatici e giuristi all'opera su questa stimolante fattispecie, consiste nell'individuazione di uno strumento, utilizzabile nella vita quotidiana, che risponda sia alle esigenze di completezza dell'ordinamento giuridico che a quelle matematiche del sistema binario. In altre parole, lo scopo della ricerca comune è di verificare se il giudizio ipotetico - prescrittivo (se c'è A ci deve essere B) tipico delle norme giuridiche possa essere applicato a un target di analisi molto particolare: la scrittura di un codice informatico che renda self-executing alcune clausole contrattuali, risolvendo in radice dei problemi collegati a loro inadempimento.


L'idea di smart contract ha preso forma per la prima volta nel 1997 nei due paper a firma di Nick Szabo Formalizing and Securing Relationships on Public Networks32e The Idea of Smart Contracts33, in cui l'autore prendeva spunto dal sistema di vendita dei distributori automatici per teorizzare il trasferimento di alcuni diritti in esecuzione di un algoritmo.

Nel 1998 Nick Szabo formalizzava in un terzo paper intitolato Secure Property Titles with Owner Authority34 i concetti già individuati nei due precedenti lavori. Nello stesso anno Wei Dai esponeva nell'opera B-money35 l'idea di un protocollo contrattuale indipendente da attuare in un network non tracciabile fra soggetti identificati da uno pseudonimo digitale (la chiave crittografica pubblica);

il sistema 32Nick Szabo,  prevedeva lo scambio di messaggi firmati digitalmente e crittografati e la predeterminazione delle regole di enforcement36 . Pur nelle differenze logiche fra le due opere, gli schemi teorizzati dai due autori appaiono idonei ad esiti self-enforcing di quelle clausole che, essendo giuridicamente eseguibili, consentano altresì un'idonea determinazione computazionale.

Fonti e rel.

Formalizing and Securing Relationships on Public Networks, 1997, http://firstmonday.org/ojs/index.php/fm/article/view/548/469 33Nick Szabo, The Idea of Smart Contracts, 1997, http://szabo.best.vwh.net/idea.html 34Nick Szabo, Secure Property Titles with Owner Authority, 1998, http://szabo.best.vwh.net/securetitle.html 35Wei Dai, B-Money, 1998, http://www.weidai.com/bmoney.txt

Nell'era digitale molti contratti vengono gestiti in Electronic Data Interchange, un protocollo standardizzato fin dal 199666 che consente lo scambio digitale automatico dei documenti amministrativi e contabili, relegando l'intervento dell'operatore ai casi di malfunzionamento, manutenzione e aggiornamento del sistema. In alcuni casi, server remoti gestiscono ogni fase del contratto: nel web advertising, ad esempio, vengono effettuate aste computerizzate a seguito delle quali il provider posiziona autonomamente i banner pubblicitari sulle pagine visualizzate dagli utenti Internet.

Il servizio può posizionare effetti pubblicitari statici, che verranno retribuiti in base al numero di visualizzazioni, o dinamici, che contengano cioè un link al sito dell'inserzionista, e in questo caso il pagamento avverrà in base al numero di visite realizzate dagli utenti. Si tratta di forme contrattuali automatizzate che possono essere sospese o modificate in qualsiasi momento: in caso di disaccordo fra le parti l'esecuzione forzata richiederà l'attivazione di una procedura giudiziaria. Lo smart management del contratto rappresenta un passo ulteriore su questa strada, idoneo a consentire forme di gestione dinamica che riducano costi di un eventuale inadempimento: i servizi offerti dalle piattaforme 3.0 sono infatti in grado di implementare la fattispecie contrattuale mettendo in atto il self enforcement di alcune clausole contrattuali.

Il sistema varia in funzione dei diritti dedotti e dei diversi termini pattuiti, con l'inserimento nel registro di blockchain di trigger point come lo scadere di un termine, l'esercizio di una determinata opzione, o il verificarsi di uno specifico evento. Nel caso di contratto sottoposto a termine, la verifica trigger sarà certa e immediata mentre nel caso di contratto condizionato potranno verificarsi due distinte ipotesi. L'evento trigger potrà infatti risultare da fonti pubbliche o istituzionali, come i siti web di aeroporti e ferrovie che riportano i ritardi dei collegamenti o i siti delle Borse Valori che riportano le quotazioni del giorno: in questo caso il codice del contratto farà discendere l'esecuzione da questa verifica che può essere considerata univoca.

Negli altri casi invece, per la verifica dell'evento occorrerà una forma di conferma allargata: questo servizio viene normalmente fornito da un internet oracle, una piattaforma che esamina lo stato della rete avendo riguardo alla condizione da verificare e ne dà conferma al raggiungimento di un determinato numero di riscontri positivi. Il range di applicazione della contrattazione smart è particolarmente ampio e, partendo dai semplici pagamenti, spazia dall'esecuzione delle clausole penali, alle clausole di tutela nei contratti dei consumatori, fino all'esecuzione di diversi contratti borsa ma l'elencazione non è esaustiva.

 Il 20 settembre 2015, Oraclize , una società italiana con capitale sociale in bitcoin, ha presentato alla Blockchain Hackatlon di Londra Insur ETH uno dei primi progetti concreti di smart contract. Il codice del contratto è pubblicato su GitHub70, sito dedicato alla presentazione di progetti software a codice aperto: al momento la proposta è delineata solo nei tratti essenziali ma l'iniziativa che potrebbe portare a sviluppi futuri interessanti. Si tratta di una forma assicurativa per il ritardo nei voli aerei in cui l'evento trigger può essere verificato incrociando i dati riportati dal sito istituzionale dell'aeroporto con le opportune verifiche effettuate dall'internet oracle. L'estrema sintesi del codice pubblicato consiglia di rinviare l'analisi giuridica a un secondo momento, lasciando per il momento spazio alle implementazioni informatiche e all'evoluzione sociale del modello. Allo stato dell'arte si possono esprimere solo rilievi di carattere generale: la redazione del contratto vero e proprio richiederà, infatti, una maggiore definizione dei dettagli sotto il duplice profilo giuridico e informatico. Una volta redatte le clausole self enforcing del contratto, si procederà al loro inserimento nel codice di una moneta virtuale: Oraclize propone l'esecuzione dello smart contract tramite Ethereum, la piattaforma di cui abbiamo descritto le caratteristiche al paragrafo precedente.

Al momento dell'inserimento in blockchain il sistema apporrà una marca temporale,una procedura informatica che consente di associare data e ora certe al file: sarà così possibile verificare in ogni momento che le attività si siano svolte secondo l'ordine temporale dichiarato, evitando contestazioni riguardo ai tempi della transazione.

Fonte Link --> http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=2729545