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venerdì 24 febbraio 2023

Il Parlamento Europeo rivede le norme antiriciclaggio per le criptovalute: portafogli anonimi non vietati ma soggetti a restrizioni

Il Parlamento Europeo rivede le norme


Il Parlamento Europeo ha deciso di rivedere le norme sulla lotta al riciclaggio di denaro e ha aperto la discussione sulla possibilità di sostituire il termine "portafoglio non detentivo" con "indirizzo non detentivo". Questo cambiamento si concentrerà sui portafogli crittografici anonimi, che saranno soggetti a restrizioni sulle transazioni, ma non saranno vietati.


La proposta di vietare l'uso di portafogli anonimi è stata avanzata dalla Commissione Europea durante l'estate del 2021, al fine di garantire la tracciabilità dei trasferimenti di risorse crittografiche come il bitcoin e prevenire il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo. Tuttavia, gli emendamenti presentati al Parlamento europeo sostituiranno il termine "non-custodial wallet" con "non-custodial address", specificando che l'obiettivo della politica è di controllare gli account degli utenti, senza vietare i servizi di non-custodia.


Ciò significa che i portafogli anonimi continueranno ad essere soggetti a restrizioni, tra cui un limite di transazione di € 1.000 se il proprietario non può essere identificato. Tuttavia, il passaggio dal termine "portafoglio" al termine "indirizzo" potrebbe causare incertezza normativa, poiché altri documenti utilizzano ancora il termine "portafoglio".


Il responsabile della regolamentazione presso il gruppo di lobby Blockchain for Europe, Tommaso Astaci, ha sottolineato che questo cambiamento nella terminologia mira a impedire l'esistenza di portafogli crittografici senza essere legati a un account identificato su un servizio crittografico come uno scambio. Ciò garantirà che i fornitori di servizi di crittografia nell'UE possano continuare a fornire servizi di non-custodia.


I membri del Parlamento europeo hanno tempo fino al 28 marzo per discutere le modifiche proposte. Questo cambiamento rappresenta un ulteriore passo dell'Unione Europea verso la regolamentazione delle criptovalute e la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.