La natura giuridica del bitcoin è incerta, ma la Banca d’Italia, oltre a
ritenerli strumenti di pagamento leciti, li ha definiti quale valuta
virtuale digitale decentralizzata basata sul peer-to-peer e sulla
crittografia su una blockchain condivisa e non regolamentata.
Il bitcoin può essere così inteso quale rappresentazione digitale di un
valore non emesso da autorità (centrale o pubblica), slegata a monete
aventi corso legale, che può essere usata come mezzo di scambio o
trasferita, conservata o commercializzata elettronicamente.
Il bitcoin è scambiato su mercati non regolamentati, con attribuzione di
un valore derivante dalla domanda ed offerta e alcuni operatori
(Exchanger) sono autorizzati dalle rispettive autorità di vigilanza
(Bitcoin.de in Germania, Safello in Svezia, Dagensia in Repubblica Ceca e
Paymium in Francia) che hanno riconosciuto il bitcoin all’interno dei
propri ordinamenti.
Partendo da questo assunto, l’art. 2464 codice civile, prevede: “1. Il
valore dei conferimenti non può essere complessivamente inferiore
all'ammontare globale del capitale sociale. 2. Possono essere conferiti
tutti gli elementi dell'attivo suscettibili di valutazione economica”.
Il 24 Marzo 2015, l’imprenditore Thomas Bertani, ha costituito, alla
presenza del notaio Giacomo Pieraccini, la ORACLIZE Srl (Visura), la
prima società a responsabilità limitata unipersonale con conferimento di
capitale sociale in bitcoin (Atto Costitutivo).
L’operazione è stata eseguita con l’assistenza di Stefano Capaccioli,
promotore e co-fondatore di AssoB.it, associazione che ha lo scopo di
rappresentare le imprese e di promuovere le attività sulla tecnologia
Blockchain.