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Un Visitatore misterioso: 5 anomalie scioccanti dell'oggetto Interstellare 3I/ATLAS che sfidano la scienza

Quando la scienza incontra l’improbabile.

Avi Loeb è uno di quei personaggi che dividono.
Astrofisico di Harvard, già direttore del dipartimento di astronomia, è noto per la sua capacità di sfidare l’ortodossia scientifica con un sorriso disarmante.
Non per spirito di provocazione, ma per metodo.
Per Loeb, la curiosità è più importante del consenso.



Recentemente, il nostro sistema solare ha ricevuto la visita di un oggetto interstellare, denominato 3I/ATLAS. Inizialmente classificato come una cometa proveniente dallo spazio profondo, questo visitatore ha rapidamente iniziato a mostrare una serie di caratteristiche altamente anomale che mettono in discussione la sua semplice natura cometaria. Ogni nuova osservazione sembra aggiungere un ulteriore livello di mistero, spingendo gli scienziati a riconsiderare ciò che credono di sapere sugli oggetti che viaggiano tra le stelle.

Questo accumulo di peculiarità ha catturato l'attenzione di astronomi di tutto il mondo, tra cui Avi Loeb di Harvard, il quale sottolinea che queste "anomalie" non possono essere liquidate facilmente. Piuttosto che forzare 3I/ATLAS nella categoria di una "cometa familiare", i dati suggeriscono che potremmo trovarci di fronte a qualcosa di completamente nuovo e inaspettato.

Questo articolo esplorerà cinque dei fatti più sorprendenti e controintuitivi riguardo a 3I/ATLAS, attingendo alle analisi scientifiche più recenti. Queste scoperte non solo sfidano le nostre attuali teorie, ma ci obbligano a guardare più da vicino prima di trarre conclusioni affrettate sulla natura di questo enigmatico viaggiatore cosmico.

1. La sua "anti-coda" puntava verso il Sole

Il concetto fondamentale della coda di una cometa è semplice: la radiazione e il vento solare spingono gas e polvere lontano dal Sole, creando una scia luminosa che punta sempre nella direzione opposta alla nostra stella. Tuttavia, le osservazioni iniziali di 3I/ATLAS hanno rivelato qualcosa di completamente opposto.

Le immagini catturate a luglio e agosto 2025 da due telescopi diversi, il Telescopio Spaziale Hubble e il Two-meter Twin Telescope, hanno mostrato una luminescenza estesa, una sorta di "getto", che puntava inequivocabilmente verso il Sole. Questa caratteristica non è una delle illusioni ottiche a volte osservate in altre comete a causa di prospettive geometriche particolari; si trattava di una vera e propria "anti-coda", un fatto che esclude un semplice errore strumentale.

L'anomalia è così profonda da sfidare la logica cometaria di base. Come sottolineato dall'astronomo Avi Loeb, l'impatto di questa scoperta è stato scioccante.

"Rendersene conto è sconvolgente quanto fotografare un animale nel proprio giardino che i membri della famiglia identificano come un comune gatto di strada, mentre l'immagine mostra una coda che spunta dalla fronte dell'animale."

Sebbene osservazioni successive a settembre 2025 abbiano mostrato che l'anti-coda si è trasformata in una coda regolare, e un modello scientifico è stato proposto per spiegare questa transizione, l'anomalia iniziale rimane un puzzle profondo che distingue 3I/ATLAS da qualsiasi cometa mai studiata.

2. La sua composizione chimica è diversa da qualsiasi cometa conosciuta

L'analisi del pennacchio di gas che circonda 3I/ATLAS ha rivelato diverse anomalie chimiche che lo rendono un vero e proprio "unicum" cosmico.

In primo luogo, è stato riscontrato uno strano squilibrio tra nichel e ferro. Lo spettro del pennacchio mostra una prominente emissione di nichel, ma nessuna traccia evidente di ferro. Finora, un tale squilibrio era noto esistere solo nelle leghe di nichel prodotte industrialmente attraverso il processo chimico del carbonile, che raffina il nichel attraverso la formazione e la decomposizione del nichel tetracarbonile, Ni(CO)4.

In secondo luogo, il suo contenuto d'acqua ha sorpreso gli esperti. Il pennacchio contiene solo circa il 4% di acqua in massa, mentre ci si aspettava che fosse ricco d'acqua, dato che l'acqua è un costituente primario delle comete a noi familiari. Infine, un'altra anomalia cruciale è emersa: il tasso di produzione di nichel rispetto al cianuro è più alto di quello osservato in 2I/Borisov e di ordini di grandezza superiore alla media delle comete del sistema solare.

Queste impronte chimiche rendono 3I/ATLAS un vero e proprio outsider rispetto a tutte le comete conosciute nel sistema solare e persino rispetto al precedente visitatore interstellare, 2I/Borisov.

3. La sua traiettoria sembra finemente calibrata

L'orbita di 3I/ATLAS presenta una serie di "coincidenze" così improbabili da sollevare interrogativi.

Innanzitutto, la sua traiettoria è allineata entro 5 gradi rispetto al piano dell'eclittica (il piano su cui orbitano i pianeti del nostro sistema solare). La probabilità che un evento del genere si verifichi casualmente è solo dello 0,2%. La maggior parte degli oggetti interstellari dovrebbe arrivare da direzioni casuali, non allineate così precisamente con il nostro piano planetario.

In secondo luogo, il suo tempo di arrivo sembra "calibrato" per consentirgli di passare a decine di milioni di chilometri da Marte, Venere e Giove, creando una serie di opportunità di sorvolo ideali per eventuali sonde, una coincidenza che mette a dura prova la credulità.

Ma la coincidenza più sospetta riguarda il suo passaggio più vicino al Sole (perielio). Questo evento, che avverrà il 29 ottobre 2025, si verificherà proprio quando l'oggetto sarà nascosto alla vista dei telescopi terrestri, trovandosi dietro il Sole. Questo è il momento ottimale per una navicella spaziale per eseguire una "manovra di Oberth", una tecnica che utilizza la gravità di un corpo massiccio per cambiare traiettoria con la massima efficienza energetica.

4. La sua provenienza coincide con il "Segnale Wow!" del 1977

Nel 1977, il radiotelescopio Big Ear rilevò un segnale radio a banda stretta, forte e inspiegabile, che passò alla storia come il "Segnale Wow!". Molti lo interpretarono come un possibile segnale di origine extraterrestre, ma la sua fonte non fu mai identificata.

Incredibilmente, la direzione di arrivo di 3I/ATLAS nel nostro sistema solare coincide con l'origine del Segnale Wow! entro un margine di soli 9 gradi. La probabilità che questo allineamento sia puramente casuale è di circa lo 0,6%. Il segnale fu osservato a una frequenza di 1420.4556±0.005 megahertz, con uno spostamento verso il blu (blueshift) di circa 10 chilometri al secondo verso la Terra, aggiungendo un ulteriore strato di rigore scientifico al mistero.

Avi Loeb ha calcolato che se il segnale fosse stato emesso da 3I/ATLAS (che all'epoca si trovava a circa 600 Unità Astronomiche di distanza), avrebbe richiesto un trasmettitore con una potenza compresa tra 0,5 e 2 gigawatt, paragonabile a quella di un tipico reattore nucleare terrestre.

5. È un gigante statisticamente improbabile

Rispetto ai primi due oggetti interstellari conosciuti che hanno visitato il nostro sistema solare, 1I/ʻOumuamua e 2I/Borisov, 3I/ATLAS è un'anomalia statistica estrema.

La sua massa è stimata essere circa un milione di volte superiore a quella di 1I/ʻOumuamua e mille volte superiore a quella di 2I/Borisov. Non solo è un gigante in confronto, ma si muove anche più velocemente di entrambi i suoi predecessori interstellari. La combinazione della sua massa estrema e dell'alta velocità rende la sua apparizione un evento con una probabilità inferiore allo 0,1% secondo la nostra attuale comprensione della popolazione di oggetti interstellari.

L'insieme della sua massa estrema, dell'alta velocità e della sua orbita peculiare rende la sua apparizione un evento altamente improbabile secondo i nostri modelli attuali.

L'accumulo di queste cinque anomalie non prova un'origine artificiale per 3I/ATLAS. Tuttavia, suggerisce fortemente che non si tratta di una cometa tipica e che merita un'attenzione scientifica eccezionale. L'insieme di coincidenze e caratteristiche uniche sfida le spiegazioni convenzionali e ci impone di mantenere una mente aperta.

Organizzazioni come l'International Asteroid Warning Network (IAWN) hanno già avviato campagne per monitorarlo attentamente, riconoscendo la sua importanza. La scienza si basa sull'evidenza e, in questo caso, l'evidenza ci dice che 3I/ATLAS è un oggetto straordinario.

Mentre attendiamo ulteriori dati che possano svelare la sua vera natura, non possiamo fare a meno di chiederci: stiamo semplicemente assistendo a un bizzarro fenomeno naturale, o stiamo osservando la prima prova che non siamo i soli ad avventurarci tra le stelle?