Poco meno di mille dollari: con questa cifra un team di ricerca è riuscito a raccogliere, per anni, traffico satellitare geostazionario non cifrato . È una cifra bassa — e questo è il punto: la vulnerabilità non risiede in hardware esoterico ma in pratiche di configurazione e in assunzioni sbagliate sull’obscurity del mezzo. Come hanno fatto Il principio è semplice: molte stazioni geostazionarie trasmettono segnali che coprono vaste porzioni di superficie; un’antenna direzionale, anche piccola, orientata correttamente riesce a ricevere quei segnali. I ricercatori hanno usato un setup economico, software-defined radio e tool open-source per decodificare e analizzare flussi IP e VoIP. L’operazione è passiva: non si inviano pacchetti né si interferisce — si ascolta. Perché questo è rilevante? Perché la trasmissione on-air non cifrata rimane leggibile a chiunque abbia l’antenna. Non c’è bisogno di attacchi sofisticati o di accessi privilegiati: basta la linea di vista e il know-how ...

La freeway di Santa monica, potrebbe essere ricoperta da una galleria luminosa, formata da oltre 600.000 pannelli fotovoltaici. Si tratta di un progetto, un po' visionario, ma molto interessante dell' Architetto svedese Mans Tham ,presentata alla conferenza " Just metropolis" . La galleria, se realizzata, sarebbe in grado di produrre 15GW/h anno di potenza.

Oltre che catturare il sole, trasformando il calore e la luce solare in energia, " il serpentone solare ", cosi chiamato, potrebbe far circolare le auto all'ombra, riducendo in questo modo l'utilizzo da parte di queste all'uso di climatizzatori per il raffreddamento. Inoltre la CO2, catturata dal " serpentone " prodotta dalle auto in transito, potrebbe essere utilizzata, in parte, per la trasformazione dei biocarburanti.
Infine la corrente elettrica prodotta dal " serpentone solare ", potrebbe essere immediatamente utilizzata per creare stazion di servizio elettrico, o scambiando sul posto l'energia per far fronte ai bisogni delle famiglie.