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Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale

  Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale Quando un governo considera una corrente oceanica un problema di sicurezza nazionale, significa che qualcosa è cambiato davvero. L’Islanda ha ufficialmente classificato il possibile collasso dell’AMOC — la grande circolazione che porta calore dall’Atlantico ai mari del Nord — come minaccia esistenziale. Una decisione rara. E un segnale forte per l’Europa. Perché l’AMOC è così importante L’AMOC funziona come un gigantesco nastro trasportatore: acqua calda dai tropici sale verso nord, si raffredda, affonda e torna indietro in profondità. È questo flusso a rendere gli inverni europei sorprendentemente miti per la latitudine. Il problema è la velocità del cambiamento. L’acqua dolce proveniente dallo scioglimento della Groenlandia sta “diluendo” l’Atlantico del Nord, disturbando il meccanismo che permette all’acqua salata di affondare. Se l’affondamento rallenta, l’intero circuito si indebolisce. Se si ferma, collassa. Gli scienzia...

ROMA, FORI IMPERIALI: BERLUSCONI SI SCIOGLIE AL SOLE

Cari cyberattivisti,
un vero leader non si scioglie al sole! Eppure questo è quanto sta accadendo in questo momento a Silvio Berlusconi. Greenpeace ha posizionato stamattina una statua di ghiaccio, raffigurante il Presidente del Consiglio, al fianco delle statue dei grandi imperatori del passato nei Fori Imperiali a Roma.
La statua è un omaggio a Silvio Berlusconi, per la decisione di partecipare ai lavori del vertice delle Nazioni Unite sul clima di Copenhagen. Ma il suo ghiaccio si scioglie al sole – come quello dei poli a causa del riscaldamento globale – per effetto dell’inconsistenza della posizione italiana su un tema così importante come quello dei cambiamenti climatici.

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La statua di ghiaccio dovrebbe sciogliersi in circa quattro giorni, esattamente all’apertura del vertice di Copenhagen, il prossimo 7 dicembre. Andare a Copenhagen è sicuramente una decisione positiva da parte di Berlusconi: tuttavia, oltre a partecipare alle ‘vetrine’ internazionali, occorrerebbe perseguire politiche coerenti qui in Italia, politiche che al momento non vediamo. Sul clima, Berlusconi rischia di essere dunque un leader che si scioglie.
Per l’occasione Greenpeace diffonde oggi il rapporto“Energy [R]evolution – Uno scenario energetico sostenibile per l’Italia”, il primo studio che mostra i potenziali di crescita delle fonti rinnovabili in Italia.
Secondo il rapporto, le fonti rinnovabili saranno in grado di coprire circa il 60% della domanda di energia primaria del Paese, riducendo le emissioni di gas serra del 71% al 2050, rispetto ai livelli del 1990. L’Italia continua, invece, in una folle politica di ritorno al nucleare e al carbone che impedirà di centrare gli obiettivi internazionali ed europei di riduzione delle emissioni di gas serra. Cosa che esporrà il Paese a nuove sanzioni, con costi per lo Stato e per i contribuenti.

Francesco Tedesco
Campagna Energia e Clima