Passa ai contenuti principali

Post in evidenza

Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale

  Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale Quando un governo considera una corrente oceanica un problema di sicurezza nazionale, significa che qualcosa è cambiato davvero. L’Islanda ha ufficialmente classificato il possibile collasso dell’AMOC — la grande circolazione che porta calore dall’Atlantico ai mari del Nord — come minaccia esistenziale. Una decisione rara. E un segnale forte per l’Europa. Perché l’AMOC è così importante L’AMOC funziona come un gigantesco nastro trasportatore: acqua calda dai tropici sale verso nord, si raffredda, affonda e torna indietro in profondità. È questo flusso a rendere gli inverni europei sorprendentemente miti per la latitudine. Il problema è la velocità del cambiamento. L’acqua dolce proveniente dallo scioglimento della Groenlandia sta “diluendo” l’Atlantico del Nord, disturbando il meccanismo che permette all’acqua salata di affondare. Se l’affondamento rallenta, l’intero circuito si indebolisce. Se si ferma, collassa. Gli scienzia...

Nel 2009 diminuiscono del 50% i costi del solare fotovoltaico

Secondo uno studio realizzato da New Energy Finance, nel 2009 il solare fotovoltaico farà registrare una discesa dei costi del 50% rispetto al 2008.

Una riduzione che riguarderà tutto il settore delle energie rinnovabili, nell'ambito del quale i costi scenderanno in media del 10%, senza naturalmente calcolare gli eventuali incentivi statali.

Secondo la compagnia di ricerca i costi dei dispositivi e dell'attrezzatura hanno fatto registrare per tutto il 2009 una discesa continua che però è stata controbilanciata dell'incremento dei costi finanziari, ma nonostante ciò le previsioni sono positive perché ci si aspetta che i costi dell'attrezzatura continuino a scendere mentre il mercato finanziario quasi sicuramente si riprenderà da questo picco negativo.

Per ciò che riguarda il solare fotovoltaico la discesa dei costi segue una tendenza che va avanti ormai da dieci anni. In particolare l'abbassamento dei costi ha colpito la tecnologia a film sottile che risulta essere circa il 25% più economica (3 dollari per watt) rispetto alla tecnologia al silicio cristallino. I progetti fotovoltaici con sistemi d'inseguimento solare sono invece quelli che hanno visto la minore riduzione poiché i costi degli inseguitori sono aumentati rispetto a quelli dei pannelli solari.

L'energia eolica ha registrato una riduzione del 18-20% dei costi delle turbine rispetto ai prezzi del 2008, uno dei più bassi da molti anni a questa parte, anche se fino ad oggi questa riduzione è stata controbilanciata per buona parte dalla crescita dei costi finanziari. Negli impianti offshore, invece, i costi continuano a crescere poiché i progetti si muovono sempre di più verso acque profonde, dovendo affrontare così costruzioni più complesse e maggiori investimenti di capitale. Appena il mercato dei capitali inizierà riprendersi, sostengono gli analisti di New Energy Finance, i costi sia dell'eolico onshore che di quello offshore inizieranno di nuovo a scendere.

E infine il geotermico che, nonostante risenta molto delle fluttuazioni del mercato finanziario - che regola la bilancia dei pagamenti relativa ai costi di perforazione -, finora ha fatto registrare una riduzione dell'8-10%, che non dovrebbe subire ulteriori variazioni da qui alla fine dell'anno.

Ref.http://www.nextville.it/news/212