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Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale

  Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale Quando un governo considera una corrente oceanica un problema di sicurezza nazionale, significa che qualcosa è cambiato davvero. L’Islanda ha ufficialmente classificato il possibile collasso dell’AMOC — la grande circolazione che porta calore dall’Atlantico ai mari del Nord — come minaccia esistenziale. Una decisione rara. E un segnale forte per l’Europa. Perché l’AMOC è così importante L’AMOC funziona come un gigantesco nastro trasportatore: acqua calda dai tropici sale verso nord, si raffredda, affonda e torna indietro in profondità. È questo flusso a rendere gli inverni europei sorprendentemente miti per la latitudine. Il problema è la velocità del cambiamento. L’acqua dolce proveniente dallo scioglimento della Groenlandia sta “diluendo” l’Atlantico del Nord, disturbando il meccanismo che permette all’acqua salata di affondare. Se l’affondamento rallenta, l’intero circuito si indebolisce. Se si ferma, collassa. Gli scienzia...

Green wheel

Il prototipo della 'Copenhagen green whell', la bicicletta con la 'ruota verde', una bicicletta elettrica-ibrida che consente di accumulare e sfruttare l'energia 'passiva' della pedalata, è stato presentato questa mattina nella a Copenhagen dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, insieme con il sindaco della capitale danese Ritt Bjerrgaard, in occasione del Climate summit for mayors, l'incontro fra i sindaci delle più importanti città del pianeta svoltosi nell'ambito della conferenza Onu sul clima.
Realizzato dal Massachussets institute of technology (Mit) di Boston in collaborazione con Ducati Energia, il progetto è cofinanziato dal ministero dell'Ambiente italiano e propone una bicicletta ibrido-elettrica a pedalata assistita ad emissioni zero.
La nuova tecnologia concentra tutti i componenti, incluse le batterie, il motore, i freni, l'elettronica di controllo e i sensori ambientali, all'interno di un piccolo dispositivo posizionato nel mozzo della ruota posteriore della bicicletta: ciò significa che tutte le componenti tecniche necessarie al funzionamento del mezzo sono interamente concentrate all'interno della ruota, senza che vi sia alimentazione dall'esterno.
La particolare bicicletta è inoltre dotata di sensori ambientali che consentono di ottenere in tempo reale informazioni sull'inquinamento urbano, sul livello di traffico, sui tempi di percorrenza dei percorsi urbani utilizzati dagli utenti.
Le informazioni possono essere trasmesse alle autorità cittadine e favorire così le politiche per la gestione sostenibile del traffico urbano. Inoltre, sul manubrio della bicicletta è inoltre posizionato un dispositivo Smart-Phone che 'comunica' via wireless con la ruota posteriore e dal quale il ciclista esegue tutte le funzioni di attivazione del mezzo, scegliendo tra le 7 modalità in cui desidera 'pedalare'.

Ref. http://www.greencity.it/news/1730/prestigiacomo-ecco-la-bicicletta-ibrida-a-zero-emissioni.html





E’ stata presentata ieri, in occasione del Climate summit for mayors - l’incontro fra i sindaci delle maggiori città del globo - in occasione della più ampia cornice della conferenza Onu sul clima, dal Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dal sindaco della capitale danese, Ritt Bjerrgaard, la Copenhagen green wheel: la ruota che trasforma una semplice bicicletta in veicolo “intelligente”.

La ruota presenta, al suo centro, una batteria ibrida che garantisce la pedalata assistita, unitamente ad un apposito chip bluetooth per le comunicazioni. Inoltre, è dotata a specialissimi sensori che, in collegamento costante con lo smartphone del ciclista, consentono in tempo reale l’ottenimento di tutte le informazioni sulle condizioni di traffico, inquinamento e percorso.

L’idea originale, opera del Mit (Massachusetts Institute of Technology), si è avvalsa per la sua realizzazione tecnica del supporto sostanziale della Ducati Energia e del co-finanziamento da parte del Ministero dell’ambiente italiano.

La concentrazione di tutte le componenti all’interno di un dispositivo posto nel mezzo della ruota posteriore del veicolo comporta l’assenza di una alimentazione esterna. Inoltre, l’utilità del progetto supera i confini individuali per calarsi a pieno nella problematica della gestione sostenibile del traffico urbano delle nostre città in quanto le informazioni su percorsi, condizioni di traffico e inquinamento possono venire trasmesse direttamente alle autorità cittadine che possono, in questo modo, prendere le decisioni del caso.

Entro 6 mesi, fa sapere Federica Guidi, direttore generale di Ducati, la Copenhagen green wheel sarà immessa sul mercato ad un prezzo inferiore ai mille euro, in modo da porsi immediatamente come diretta concorrente delle biciclette ibride attualmente in circolazione.

ref. http://www.ecoblog.it/post/9509/con-la-copenaghen-green-wheel-la-mobilita-diventa-piu-sostenibile