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martedì 10 dicembre 2013

I robot ci ruberanno il lavoro ma ci ridaranno la vita di Manolo De Agostini

Un giorno di non so nemmeno quanti mesi fa mi aggiravo per la rete, documentandomi sul Movimento 5 Stelle. Saltando da un video all'altro incappai in un filmato intitolato "Salviamo il Movimento 5 Stelle! Messaggio a Beppe Grillo" che catturò la mia attenzione. Un ragazzo, Federico Pistono, si rivolgeva appassionatamente a Grillo e agli attivisti 5 stelle, indicando ciò che dalla sua posizione di attivista non andava bene nei meccanismi che governano la vita del Movimento. Al di là del video o del 5 Stelle, rimasi davvero colpito dalla passione di Pistono, tanto che mi misi a guardare gli altri video del suo canale. Mi si aprì un mondo.
Federico Pistono
Questo ragazzo, un mio coetaneo (entrambi del 1985), partecipava alle conferenze TED, aveva fondato la branca italiana del Movimento Zeitgeist e aveva fatto un miliardo di altre cose. Mi grattai la testa per 30 minuti cercando di capire come mai non ne avevo mai sentito parlare e decisi approfondire le tematiche di cui parlava. Partii proprio da lui.
Pistono aveva infatti scritto un libro, "Robots Will Steal Your Job, But That's OK"(acquistabile su diverse piattaforme e disponibile gratuitamente a questo indirizzo), in cui analizzava il panorama socio-economico attuale dal punto di vista del progresso tecnologico. Dove ci sta portando la meccanizzazione? Riusciremo a uscire dalla crisi? Cosa stiamo facendo al nostro Pianeta con il consumismo più sfrenato? Era in inglese, non certo un problema, e mi misi a leggerlo. Poi lo accantonai, ma solo perché, come spesso mi capita, mi faccio risucchiare dal lavoro.
Evidentemente il destino aveva deciso non solo che quel libro dovevo finirlo, ma anche che dovevo assolutamente intervistare Federico, come mi ero riproposto diversi mesi prima. Non molto tempo fa è stato infatti Federico a scrivere alla redazione per pubblicizzare l'uscita del suo libro tradotto in italiano.
Lì capii che non potevo farmi sfuggire l'occasione di approfondire un punto di vista che, come tutte le idee e le opinioni, è opinabile ma che ritengo comunque molto interessante. Ed è così che arriviamo a questa intervista, che non è certo fatta per valutare il libro, non è il nostro lavoro, ma per mettervi la pulce nell'orecchio su alcuni temi molto attuali, come la meccanizzazione del mondo del lavoro e la conseguente disoccupazione, il sistema di insegnamento e il futuro possibile se abbandoniamo l'attuale modello di crescita a ogni costo.