Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale Quando un governo considera una corrente oceanica un problema di sicurezza nazionale, significa che qualcosa è cambiato davvero. L’Islanda ha ufficialmente classificato il possibile collasso dell’AMOC — la grande circolazione che porta calore dall’Atlantico ai mari del Nord — come minaccia esistenziale. Una decisione rara. E un segnale forte per l’Europa. Perché l’AMOC è così importante L’AMOC funziona come un gigantesco nastro trasportatore: acqua calda dai tropici sale verso nord, si raffredda, affonda e torna indietro in profondità. È questo flusso a rendere gli inverni europei sorprendentemente miti per la latitudine. Il problema è la velocità del cambiamento. L’acqua dolce proveniente dallo scioglimento della Groenlandia sta “diluendo” l’Atlantico del Nord, disturbando il meccanismo che permette all’acqua salata di affondare. Se l’affondamento rallenta, l’intero circuito si indebolisce. Se si ferma, collassa. Gli scienzia...
Acustica in aula: un progetto di bonifica
Giacomo Bartolucci (1993), Tommaso Diotalevi (1993), Andrea Droghini (1993)
Liceo scientifico statale “Guglielmo Marconi”, Pesaro
V i è mai capitato, alla fine di una lezione, di non aver capito nulla di quello che ha spiegato
il professore (soprattutto se l’argomento trattato era fisica, matematica, scienze o chimica)? Sicuramente molti risponderebbero di sì, ma in pochi si chiederebbero il perché. E un numero ancora inferiore attribuirebbe la responsabilità alle caratteristiche acustiche della propria aula. Il fattore principale che influisce sulla comprensione del parlato in un’aula, in termini fisici, è dato dal tempo di riverbero, ovvero il periodo che un suono impiega, in un ambiente chiuso, per non essere più sentito. Da cosa è causato tale fase del riverbero? La pressione sonora della voce, una vera e propria onda che “solca” l’aria, quando incontra una qualsiasi superficie viene, in parte e a seconda delle caratteristiche di tale superficie, riflessa di nuovo all’interno dell’aula. Dopo aver studiato il fenomeno dal punto di vista fisico, Andrea, Giacomo e Tommaso decidono di testare un’aula della loro scuola, per verificare se il tempo di riverbero effettivo risulti o meno contenuto a livelli accettabili. Avendo ottenuto valori troppo elevati, ritengono doveroso iniziare un progetto di bonifica acustica tramite l’impiego di pannelli fonoassorbenti, in grado di ridurre le riflessioni e abbassare quindi il tempo di riverbero. La qual cosa, purtroppo, non è detto risolva la comprensione delle lezioni di matematica…