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giovedì 19 novembre 2020

BITCOIN E LA TEORIA DI SATOSHI NAKAMOTO

bitcoin è una valuta digitale basata sulla crittografia, cioè è una criptovaluta.

Non esiste come moneta di carta o metallo, ma va considerata invece come

una successione di bit, creati da un software open source.



In informatica il termine inglese open source (che significa sorgente aperta) viene utilizzato per riferirsi ad un software di cui i detentori dei diritti rendono pubblico il codice sorgente, favorendone il libero studio e permettendo a programmatori indipendenti di apportare modifiche ed estensioni. Se il software è open source, vuol dire quindi che è verificabile da chiunque e che chiunque può a suo modo copiarlo per farci qualcosa che vada bene per lui o intervenire presso la community di sviluppatori per suggerire migliorie e sistemare eventuali vulnerabilità. Un codice Open Source è per sua stessa natura un codice democratico. Sebbene tutto ciò sembri molto nebuloso, soprattutto per chi non si intende molto della materia, è bene sapere che non è indispensabile conoscere nei dettagli il funzionamento che c’è dietro un software per poterlo utilizzare. Così come un’automobile, Bitcoin è tecnicamente molto avanzato ed estremamente complicato da capire, ma come tutte le cose anche questo sforzo è direttamente proporzionale al livello che si vuole raggiungere. Proprio come un’automobile, anche per Bitcoin, non è necessario acquisire informazioni troppo tecniche per poterlo utilizzare efficacemente, anche nella vita di tutti i giorni.

TUTTO INIZIA CON NAKAMOTO

Tutto ha inizio nel 2009 quando un tale, conosciuto solo tramite lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, pubblica il paper: "Bitcoin, un sistema di moneta elettronica Peer-to-peer", dove illustra i concetti che implementa nei mesi successivi per realizzare il codice Bitcoin. Ma chi è Satoshi Nakamoto ?


Ma chi è Satoshi Nakamoto ?




Se credi che Nakamoto sia questo (vedi immagine) ti sbagli di grosso. Il nome dell’uomo nella

fotografia è Dorian S. Nakamoto 70enne Giappo-Americano, scambiato dal giornale Newsweek

nel lontano 2014 come il vero Satoshi Nakamoto, sebbene Dorian abbia sempre smentito la

notizia e dichiarato a più riprese che lui con bitcoin non c'entrasse nulla. Smentite a quanto

pare non sufficienti, l’umanità intera che cerca su internet Satoshi Nakamoto, trova sempre

questa immagine, quindi il “povero” Dorian Nakamoto è certamente un Nakamoto, ma non

quello che cerchiamo noi. Tant’è che è proprio il vero Satoshi Nakamoto a correre in “soccorso”

di Dorian, smentendo lo scoop del giornale Newsweek[1] ed in un breve post apparso sul P2P

Foundation 's page Ning, afferma semplicemente: ‘Non sono Dorian Nakamoto.’ Sebbene

ancora nessuno sappia con certezza chi sia il creatore di Bitcoin (o se Satoshi Nakamoto sia

anche il suo vero nome), il post di Ning è degno di nota perché è collegato allo stesso indirizzo

email utilizzato nel post della P2P Foundation del 2009 di cui nel documento allegato è anche

uno dei primi a descrivere accuratamente Bitcoin.


From: Satoshi Nakamoto <satoshi <at>

vistomail.com>  Subject: Bitcoin P2P e-cash paper 

Newsgroups: gmane.comp.encryption.general 

Date: Friday 31st October 2008 18:10:00 UTC (over 8 years ago) 

I've been working on a new electronic cash system that's fully peer-to-peer, with no

trusted third party.



From: Satoshi Nakamoto <satoshi <at> vistomail.com>

Subject: Bitcoin P2P e-cash paper

Newsgroups: gmane.comp.encryption.general

Date: Friday 31st October 2008 18:10:00 UTC (over 8 years ago)

I've been working on a new electronic cash system that's fully

peer-to-peer, with no trusted third party.


The paper is available at:

http://www.bitcoin.org/bitcoin.pdf


By Andrea Belvedere


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