SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Consiglio Comunale ha approvato “in prima lettura” il Progetto Casa. Il documento, che dovrà tuttavia tornare in aula dopo le elezioni, consentirà ai privati la riqualificazione di edifici fatiscenti, con cambio di destinazione urbanistica e cessione di parte degli spazi al Municipio, per affitti calmierati o assegnazione di case popolari.
Precisamente, in seguito al bando emesso nel marzo 2009, sono dieci i progetti presentati dai privati e avviati a realizzazione. In cambio di variante urbanistica da “artigianale” a “residenziale”, il Comune chiedeva alloggi in proprietà pari al 15% della “superficie utile lorda” realizzata, o il 30% di tale superficie per affitti convenzionati per 20 anni, oltre agli standard urbanistici attrezzati e ceduti dal privato. In totale, oltre 7.500 metri cubi in proprietà, oltre mille metri cubi in affitto calmierato, l’attuazione degli standard urbanistici e la loro cessione al Comune, ovvero 15 mila metri quadrati tra verde, parcheggi ed attrezzature comuni di quartiere. La delibera è stata approvata con 19 voti a favore, 4 contrari, un astenuto.
Su questo punto il sindaco ha ricordato qualche diversità di veduta avuta con la Provincia di Ascoli Piceno sulla fattibilità di questi progetti, con obiezioni su validità di leggi regionali che secondo il sindaco stesso sono state applicate ovunque nel resto delle Marche. È stato inoltre ricordato che questo progetto è stato menzionato a Venezia durante un convegno promosso nei mesi scorsi dall’Istituto Nazionale di Urbanistica per la sua valenza di recupero urbano. Il sindaco ha inoltre respinto obiezioni sollevate dai consiglieri De Vecchis e Primavera sulla “non sostenibilità” dei nuovi abitanti previsti dal piano: “Abbiamo ottenuto il via libera alla Valutazione Ambientale Strategica” – ha detto Gaspari – e questo chiude la discussione sulla sostenibilità”.
Gli immobili da riqualificare si trovano in viale dello Sport nei pressi della caserma dei Carabinieri, in via Toscana, corso Mazzini, via Esino, via Vittorio Veneto, via Aleardi, via Colle della Maddalena, via del Cacciatore.
Il Consiglio comunale ha inoltre approvato il Piano di gestione della Riserva naturale della Sentina, un documento sul quale si è dovuto lavorare per anni, che stabilisce cosa si possa fare sugli edifici presenti in quell’area, il divieto di agricoltura intensiva (è consentita solo quella biologica), la previsione di un centro di ippoterapia (di solito a beneficio di soggetti disabili), la ripresa di quanto stabilito dalla Regione Marche nella delibera istitutiva della Riserva, in particolare la suddivisione dell’intera area in tre zone di tutela: integrale, di protezione, di sviluppo.
Il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto e la destinazione dell’avanzo del bilancio 2010, dopo una relazione all’assemblea da parte del vicesindaco Antimo Di Francesco, sulla quale è intervenuto, contestando, il consigliere De Vecchis, a proposito di investimenti, spesa corrente, imposte e tasse. La maggioranza consiliare ha ribadito che non sempre l’incremento della spesa corrente, relativo alla introduzione di servizi aggiuntivi, indica spreco o inefficienza.
L’assise del 30 marzo ha ospitato infine i commiati della Presidente del Consiglio Capriotti e del consigliere centrista Lorenzetti, che lascia l’attività politica dopo dieci anni.