Nella sola Unione Europea vengono sostituiti ogni anno 220 milioni di pneumatici.
Se immaginassimo di metterli in fila uno dietro l’altro si potrebbe fare quattro volte il giro del mondo lungo l’equatore! Ma per smaltire in discarica i copertoni usati occorrono più di 1000 anni…
Allora cosa fare? Se ne puòraddoppiare la durata attraverso un’operazione di ricostruzione del battistrada. Si possono realizzarecopertoni ecologici con amido di mais, totalmente biodegradabili. Ma per noi che siamo fissati con il riciclo e il riuso esistono anche altre soluzioni!
Attraverso la lavorazione degli pneumatici si può recuperare siamateriale che energia per numerose applicazioni: dallatriturazione in granuli della gomma si può ottenere un asfaltocon ottime qualità acustiche ed elastiche per manti stradali eimpianti sportivi, materiali edili isolanti, moduli da costruzione e nuovi manufatti in gomma; dalla combustione in appositi forni si può ottenere energia soprattutto per il settore dei cementifici.
Il riuso rimane comunque la pratica più sostenibile: non richiede impiego di energia, non emette alcun tipo di sostanza e mette in moto la creatività!
Prendendo spunto dalla particolare forma, dalla resistenza all’usura, dalla flessibilità e dalla possibilità di taglio si possono realizzare i riusi più impensabili.
La prima forma di riutilizzo più diffusa è quella legata alla sicurezza delleimbarcazioni e delle piste per corse automobilistiche.
Un’altra interessante applicazione, già vista come forma di riciclo, ma qui realizzata in termini molto più artigianali e fai-da-te, è la costruzione dialloggi d’emergenza con pareti di copertoni rivestite da uno strato diintonaco.
Sempre restando nel campo del riuso “utile” non possiamo non citare il progetto della “Roto-tanica”, un bidone circolare da 30 litri inserito in uno pneumatico dismesso da far rotolare per terra.
I designer Francesco Anderlini e Stefano Giunta spiegano che: “constatando le reali difficoltà che ogni giorno migliaia di donne e bambini affrontano per l’approvvigionamento dell’acqua nei paesi in via di sviluppo, abbiamo pensato alla ruota intesa non come sistema per il trasporto, ma come sistema di trasporto in sé. [...] Il copertone che quindi riveste tutta la superficie a contatto col terreno, assume diverse valenze, fondamentale per una maggiore resistenza della tanica, identifica immediatamente il prodotto e propone una “seconda vita” a un prodotto ormai usato”.
Un riuso funzionale è anche quello per le suole delle scarpe: comode infradito con una resistentissima suola in gomma a prova di asfalto bagnato! Oppure perché non utilizzarli come rastrelliera per biciclette? La durata è infinita, i cerchioni non si graffiano, si reperiscono gratis… meglio di così!
La possibilità di riempire il vuoto interno con del terreno ha portato al riuso degli pneumatici anche come rustici vasi per le piante.
Ma non avete ancora visto cosa si può creare con i copertoni perarredare casa… sedute di ogni tipo, con gomme intere o tagliate, piegate o incastrate; insomma, di tutto di più.
E ancora portariviste, contenitori e persino tappeti realizzati con sottili striscioline di pneumatico.
Ma potevamo trascurare i giochi con le ruote? A partire dalla classica altalena o dal copertone da far rotolare, sono fiorite le idee più divertenti: dai cavallucci agli uccelli esotici intagliati nei copertoni, fino al drago-tunnel interrato nel parco giochi.
E, last but not least, la “Tire Art“, le opere d’arte di copertoni. Quale miglior modo per nobilitare un oggetto così ingombrante e inquinante che restituirlo al mondo sotto forma di scultura urbana?