Moneta Digitale: SEPA con Bitcoin e Cashila

Problemi

Lo scopo di Bitcoin e di tutte le monete crittografiche è quello di competere e possibilmente sostituire l’esistente sistema di valute a corso forzoso. Ma non è possibile farlo senza interfacciarsi, almeno inizialmente, con il sistema valutario esistente e tutti i sistemi di pagamento che lo utilizzano. Uno di questi, molto usato, è il SEPA che nell’ultimo anno è diventato il sistema standard di pagamento tra conti correnti bancari in tutta l’Area Euro sostituendo definitivamente i precedenti tipi di bonifico bancario. Il giorno lavorativo (delle banche) richiesto per un SEPA è una cosa atrocemente lenta se confrontato con i tempi di Bitcoin. Ma quando hanno introdotto l’e-mail alle masse le poste italiane hanno proposto un servizio a pagamento per mandare una mail cartacea via e-mail, in modo che fosse stampata direttamente in un ufficio postale vicino al luogo dove doveva essere recapitata. Quindi non lamentiamoci troppo. E, in teoria, nel Novembre 2017 i trasferimenti via SEPA potrebbero essere istantanei, se le banche che vi aderiscono attiveranno questa opzione, se ci sarà ancora l’€ e la libera circolazione del denaro (vedere alla voce Grecia e Cipro per i particolari).

Di solito il costo di un SEPA è zero se avete un conto corrente bancario e usate l’Internet Banking. Ovviamente state già pagando se avete un conto corrente, sia in commissioni per i servizi che ricevete, sia con il rischio che la banca fallisca e non rivediate i vostri soldi, sia in tasse pretese dal governo e potremmo anche metterci la mancanza di interessi sul deposito.

La possibilità di eseguire pagamenti SEPA senza dipendere in modo esclusivo dal proprio conto corrente bancario può essere un modo per ridurre l’esposizione verso il sistema bancario stesso ed eventuali restrizioni valutarie imposte dal governo. Una azienda greca, in questo modo, avrebbe potuto pagare via SEPA un fornitore tedesco che non accetta Bitcoin anche se alle banche greche era vietato eseguire pagamenti verso l’estero. Altre aziende greche, che esportano, avrebbero potuto ricevere pagamenti in € e convertirli in Bitcoin per pagare i loro fornitori, evitando che gli € che avrebbero dovuto ricevere come pagamento rimanessero bloccati DENTRO il sistema bancario greco per tutto il periodo in cui le banche non hanno potuto erogare contanti o eseguire pagamenti verso l’estero.

Soluzioni

Ma se pensate che il settore della moneta crittografica e il settore Bitcoin in particolare stiano con le mani in mano, vi sbagliate: sempre più aziende stanno offrendo sempre più servizi che permettono di interfacciarsi con l’obsoleto sistema esistente, in attesa di renderlo insignificante. Una di queste è Cashila, che permette di eseguire e ricevere pagamenti SEPA e Bitcoin (automaticamente convertiti in €) senza la necessità di avere un conto in banca. Cashila si descrive come “un ponte tra € e Bitcoin”.
Una volta registrati, si può immediatamente usare il servizio per piccole somme in modo anonimo. Ma la maggior parte delle persone preferirà verificare l’account per poter sfruttare i servizi disponibili al massimo. Ho testato il servizio pagando via SEPA il mio spacciatore venditore di carte di Magic preferito (in Germania). Tra il momento del pagamento in Bitcoin e la conferma da parte del venditore dell’arrivo del pagamento sono trascorse meno di 48 ore (un “normale” giorno lavorativo delle banche). Un pagamento fatto poche ore dopo verso lo stesso IBAN dalla mia banca deve ancora essere confermato dal venditore. Ho notato subito che la pagina per eseguire i SEPA di Cashila è molto più semplice, pratica ed utile di quella della mia banca.

Una caratteristica particolarmente piacevole di Cashila è che permette di integrare il servizio con Mycelium Wallet e con Trezor:
Mycelium, una volta collegato a Cashila, permette di eseguire SEPA direttamente dallo smartphone.
Trezor permette di eseguire pagamenti sicuri dalla pagina web di Cashila.

http://www.rischiocalcolato.it/2016/05/moneta-digitale-sepa-bitcoin-cashila.html