Finora l'invito al contenimento dei consumi, ad una più giusta ripartizione delle risorse --- materiali e finanziarie --- fra paesi ricchi e paesi poveri, ad uno sviluppo meno insostenibile, ad una cultura "planetaria", sono caduti inascoltati.E' cambiata la geopolitica planetaria: i "mondi" sono tornati ad essere tre, ma ben diversi da quelli di 60 anni fa: i paesi industrializzati, affamati di materie prime, i paesi di nuova industrializzazione, come Cina, India, Brasile, Indonesia, ancora più affamati di petrolio, gas, minerali, cereali, legname, e i paesi poveri e poverissimi che ”servono” soltanto come magazzini di materie prime rapinate dagli altri due mondi. E proprio fra i poveri e i poverissimi nascono movimenti di ribellione che tendono ancora più instabile la situazione mondiale. E se si diffondesse una geografia e una educazione della giustizia ?
http://www.eddyburg.it/2014/02/ogni-volta-che-qualche-paese-meno-noto.html
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