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lunedì 19 ottobre 2009

LA BOLLETTA NUCLEARE ? : NON LA VOGLIO!

NO ALL’INCUBO NUCLEARE!
CAMBIA FORNITORE: STACCATI SUBITO
DALLE AZIENDE CHE PUNTANO SUL NUCLEARE!


È VERO CHE IL NUCLEARE ABBASSERÀ I COSTI DELLE BOLLETTE?

No, se teniamo conto degli altissimi costi per la realizzazione di nuove centrali, della manutenzione, dello smaltimento delle scorie
e degli impianti contaminati, risulta che il costo finale dell’elettricità farà raddoppiare il costo delle bollette degli italiani. Il
Governo sta mentendo al Paese per agevolare i piani nucleari di Enel: saranno infatti i cittadini a pagare il ritorno al nucleare attraverso
rincari nelle bollette.


ALLORA IL NUCLEARE NON CONVIENE?
Se qualcun altro ti regala la centrale e si occupa delle scorie a gratis, allora il nucleare conviene. La maggior parte del costo dell’elettricità
nucleare dipende infatti dal costo iniziale di costruzione dell’impianto e dai costi di gestione delle scorie per migliaia
di anni. Questi costi, così come lo smantellamento delle centrali e la bonifica dei siti contaminati, non sono sostenuti dalle aziende,
ma dallo Stato, e dunque dai contribuenti che pagano le tasse.


QUANTO COSTA OGGI UN KILOWATTORA?
All’ingrosso, ossia alla Borsa Elettrica, un kilowattora costa oggi circa 5 centesimi di euro. In bolletta, invece, i consumatori lo
paghiamo circa 18 centesimi di euro.


QUANTO COSTA UN KILOWATTORA DA NUCLEARE?
Secondo il Dipartimento dell’Energia Americano (DOE) un nuovo reattore nucleare ordinato oggi e che entrerà in funzione nel 2020
produrrà energia a 7 centesimi di euro per kilowattora, più dell’eolico, del carbone, e del gas. Questo ipotizzando che il costo di
costruzione di un reattore sia di 2,3 miliardi di euro per 1000 MW, un’ipotesi che tuttavia non è realistica, se guardiamo agli attuali
prezzi di mercato.


E ALLORA QUANTO COSTERÀ EFFETTIVAMENTE L’ELETTRICITÀ DA NUCLEARE?
È una bella domanda. Le ultime stime per un reattore EPR nuovo (come quelli che l’Enel vorrebbe costruire in Italia) indicano fino
a 4,8 miliardi di euro per 1000 MW. Se prendiamo questo dato, allora un kilowattora da nucleare costerebbe circa 14 centesimi di
euro, tre volte quanto il costo pagato oggi alla Borsa Elettrica.


E ALLORA PERCHÉ IL NUCLEARE IN FRANCIA CONVIENE?
Perché la maggior parte dei reattori francesi sono stati realizzati dallo Stato negli anni ‘60-’70, e dopo quarant’anni i costi sono
stati ammortizzati. È come per l’idroelettrico in Italia: le centrali idroelettriche realizzate nel secolo scorso producono oggi l’energia
elettrica più economica, ma nessuno si metterebbe a costruire una nuova diga adesso, perché avrebbe costi esorbitanti rispetto
a fonti fossili e fonti rinnovabili.


E I COSTI DI SMANTELLAMENTO E GESTIONE DELLE SCORIE RADIOATTIVE?
Nel caso della Gran Bretagna, i costi per la gestione delle scorie hanno prodotto un buco nei conti pubblici di 90 miliardi di euro.
In Italia lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari costerà circa 4 miliardi di euro che stiamo già pagando in bolletta, attraverso
la componente “A2”. Molto probabilmente questi soldi non basteranno, e lo Stato dovrà farsi carico di ulteriori spese. Il
nucleare è un pericoloso costo per la collettività: le aziende fanno profitti nell’immediato, mentre i cittadini sosterranno i rischi e i
costi delle scorie radioattive nel lungo periodo.


ESISTONO ALTERNATIVE PIÙ CONVENIENTI AL NUCLEARE?
Sì, fonti rinnovabili come eolico, solare, geotermico, biomasse sostenibili, e misure di efficienza energetica sono già oggi disponibili
e in grado di fornire tutta l’energia di cui abbiamo bisogno in modo conveniente, pulito, sicuro, e per sempre. Studi di
Greenpeace mostrano che in Europa le rinnovabili potranno fornire circa il 90% dell’energia elettrica al 2050.


SCEGLI AZIENDE NON INTERESSATE AL NUCLEARE
SOSTIENI LA RIVOLUZIONE ENERGETICA PULITA!

www.greenpeace.org/italy/campagne/nucleare
www.greenpeace.org/italy/rivoluzione-energetica