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martedì 27 agosto 2013

ITALIA DEL SUD: GENOCIDIO DA TERREMOTO ANNUNCIATO

di Gianni Lannes






Elementare Watson: due più due fa quattro. Che succede se più di qualcuno trivella dei vulcani attivi nel Mediterraneo a ridosso delle coste d’Italia? Cosa accade se si sconquassano le sorgenti sismogenetiche, vale a dire faglie o sistemi di faglie sismiche attive?


La scienza non ha dubbi in proposito: si originano,  o se preferite si causano terremoti, maremoti e tsunami. Sempre che i giochi di guerra della NATO non combinino disastri prima.


Forse, non sarà un caso né tantomeno allarmismo gratuito se più di un esperto accademico, perfino in audizione parlamentare, e in aggiunta nientedimeno che il capo della protezione Civile Franco Gabrielli in persona, annunciano all’unisono un terremoto distruttivo che annienterà il Mezzogiorno.

 
Se la Protezione Civile acquista migliaia di prefabbricati da destinare alle popolazioni colpite da calamità è sempre un caso, oppure una singolare coincidenza? Se i terremoti per la scienza sono imprevedibili – quando di origine naturale – allora come si fa ad annunciarli con largo o se non sapendo che hanno una genesi artificiale, ovvero, sono provocati volontariamente dalla mano dell’uomo per calcolo, interessi economici e sete di dominio?

 
Una cosa è certa: ora, adesso stanno trivellano a più non posso i Campi Flegrei, ossia l’area sismica più esplosiva dello Stivale, e, contemporaneamente il vulcano attivo Marsili (il più grande d’Europa) che si trova sott’acqua, nel Tirreno meridionale, di fronte alle coste di Sicilia, Calabria e Campania. E’ tutto apparentemente in regola: ci sono le solite autorizzazioni dello Stato tricolore.  

il vulcano Marsili
Autorità, istituzioni e scienziati danno i numeri: la Protezione Civile, addirittura ha calcolato numero di morti e feriti per ogni città del Meridione. Perché?


Il lancio dell’agenzia giornalistica recita: « L’obiettivo è ambizioso: sfruttare l’energia che si sviluppa dal vulcano Marsili, vicino all’arcipelago delle Eolie. Il progetto è di una societa’ marchigiana specializzata in ingegneria naturalistica, nel settore delle opere civili e delle infrastrutture, la Eurobuilding di Servigliano (Fermo) e si chiama ‘Marsili Project’. Punta a utilizzare l’energia geotermica che si puo’ sviluppare dal vulcano che si trova nelle profonde acque del mar Tirreno meridionale… Un vulcano sottomarino, il piu’ grande d’Europa: 60 chilometri di lunghezza, 20 chilometri di larghezza, un’altezza di 3.800 metri, con una sommita’ che sta a 400 metri sotto la superficie dell’acqua. La possibilita’ dello sfruttamento del vulcano per creare energia geotermica nasce dall’idea del professor Patrizio Signanini dell’Universita’ ‘Gabriele D’Annunzio’ di Chieti, che ha trovato nella Eurobuilding un partner industriale interessato a svilupparla. Il ‘Marsili Project’, afferma Paltrinieri, ”e’ il primo esempio al mondo di valorizzazione di energia geotermica sottomarina. L’obiettivo e’ produrre energia elettrica sfruttando il campo geotermico formato dal piu’ grande vulcano d’Europa. Quest’area, infatti, e’ una delle zone piu’ ricche di giacimenti di fluidi geotermici al mondo. I numerosi vulcani presenti nel Tirreno meridionale, al largo delle coste siciliane, calabresi e campane, sono enormi sorgenti di calore”.

foto di Ruben Garbellini (tutti i diritti riservati)
 

Conseguenze sismiche - Si tratta  in questo caso di terremoti con ipocentro superficiale. Il bollettino dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia parla chiaro: «Un terremoto di magnitudo(Ml) 2.4 è avvenuto alle ore 05:59:18 italiane del giorno 16/Giu/2013 (03:59:18 16/Giu/2013 – UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Tirreno_meridionale_B. Coordinate : 38.761°N, 14.285°E Profondità: 28.2 km. Distretto sismico Tirreno_meridionale_B».
E ancora: «Un terremoto di magnitudo(Ml) 2.1 è avvenuto alle ore 22:31:30 italiane del giorno 15/Giu/2013 (20:31:30 15/Giu/2013 – UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Madonie. Coordinate:  37.872°N, 14.248°E. Profondità:  5.9 km Distretto sismico: Madonie. Comuni entro i 10 Km: GANGI (PA), GERACI SICULO (PA), SAN MAURO CASTELVERDE (PA), CASTEL DI LUCIO (ME). Comuni tra 10 e 20 km: BOMPIETRO (PA), CASTELBUONO (PA), PETRALIA SOPRANA (PA), PETRALIA SOTTANA (PA), POLLINA (PA), MISTRETTA (ME), MOTTA D’AFFERMO (ME), PETTINEO (ME), REITANO (ME), SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME), TUSA (ME), NICOSIA (EN), SPERLINGA (EN)».
I terremoti (naturali o artificiali) si possono fronteggiare soltanto con la prevenzione, attualmente però, pari allo zero. Prepariamoci al peggio nel Belpaese di carta velina.
 
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=gabrielli
fonte: