INTERGAS (rete dei Gruppi di Acquisto Solidale) della provincia di VERONA
All’interno dell’interGAS veronese lavoriamo da molto tempo sulla progettazione e costruzione dal basso di nuove pratiche economiche. Dal 2008 siamo impegnati all’avvio di una filiera del grano, cercando di far cooperare produttori e fruitori nella gestione di una delle filiere più importanti, facendo in modo che il prodotto sia sostenibile ecologicamente, socialmente ed economicamente in tutte le fasi della lavorazione.
La proposta di fornitura attraverso questa filiera è rivolta in un primo momento ai gruppi di acquisto, ma si pensa di estendere anche a tutte le realtà organizzate e singole persone che hanno a cuore concetti come la sostenibilità e la solidarietà.
IL PROGETTO
Il progetto di filiera del grano consiste nel programmare assieme ai produttori biologici locali la produzione di grano bio in funzione del fabbisogno reale (domanda) da parte dei GAS (e altre realtà che possono aderire) e nella successiva trasformazione/distribuzione di tale bene a questi ultimi; si prevede la distribuzione sia del prodotto in chicchi che della farina o del pane.
La prima caratteristica del progetto è che il meccanismo della programmazione della produzione e della composizione dei prezzi (da quello alla produzione fino a quello finale) non avviene secondo il modello della domanda e offerta che ha luogo nel mercato, influenzato da speculazioni e dai rispettivi poteri contrattuali, irrispettosi della dignità sia dei produttori che dei fruitori, ma viene invece concertato “a monte” di tale processo, secondo buonsenso e rispetto delle parti.
Questa caratteristica rende possibile una migliore programmazione di quantità e di prezzi, va a beneficio sia dei produttori che possono avere una garanzia dei propri ricavi, sia dei fruitori che possono approvvigionarsi di un bene di qualità ad un prezzo equo e trasparente. Essa consente inoltre di ridurre gli scarti di produzione.
La seconda caratteristica del progetto è che vuole essere una sperimentazione di attività economica progettata e gestita tra fruitori, produttori e trasformatori (mulino e panificio), secondo i principi dell’economia “solidale”: partecipazione, trasparenza, equità, sostenibilità, fiducia, solidarietà.
La terza caratteristica è che in questo modo si riducono le esigenze di trasporto delle materia prime e dei lavorati contribuendo così al contenimento dell’emissione di gas serra e del consumo insensato di materie prime.
Ci auspichiamo inoltre che il rapporto fra i vari attori della filiera non si limiterà allo scambio economico ma anche in momenti di reciproca informazione e convivialità.
Stiamo anche lavorando per coinvolgere nella distribuzione ai GAS dei prodotti della filiera i piccoli negozi locali di prodotti biologici, nella convinzione che sia necessario dare sostegno e creare rete anche con queste realtà che già permettono l’accesso alla produzione biologica da parte di numerose famiglie.
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Nel portare avanti questo progetto abbiamo riscontrato notevoli difficoltà da parte delle famiglie dei GAS nel riuscire a definire un proprio fabbisogno annuale e nel comprendere il funzionamento pratico della filiera, questo ci ha indotti a cambiare strategia di avvio della fase di realizzazione del progetto.
Abbiamo chiesto ai produttori un atto di fiducia e di impegno da parte loro e la risposta è stata positiva. L’avvio avverrà per ora con una produzione non programmata tramite prenotazione da parte dei GAS a scadenza periodica dei prodotti, ci aspettiamo che questa modalità di avvio permetta alle famiglie di prendere piano piano dimestichezza con l’acquisto tramite la filiera e con la programmazione del proprio fabbisogno.