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mercoledì 13 aprile 2011

FAST MILANO I FINALISTI: Un acquario al microscopio. Studio della componente zooplanctonica in un ambiente di risorgiva riprodotto in laboratorio


Un acquario al microscopio.
Studio della componente zooplanctonica
in un ambiente di risorgiva riprodotto in laboratorio
Umberto Lavagnolo (1994)
Liceo scientifico statale “Galileo Galilei”, Verona

Cosa si cela di invisibile e di misterioso in un ambiente acquatico come ad esempio un  acquario? E’ da questa domanda che si sviluppa il progetto che affronta un ambito molto  interessante della biologia: la componente microrganica. Questi minuscoli animaletti sono  visibili solamente con un microscopio ottico; ma nonostante le loro dimensioni, sono indispensabili per la qualità dell’acqua e per la vita di molti suoi ospiti come pesci o crostacei. Umberto decide dunque di riprodurre in laboratorio un ambiente acquatico già esistente in natura, per studiare e comprendere come possibili alterazioni causate dall’uomo all’ambiente
naturale possano interferire nel suo delicato equilibrio biologico. L’ecosistema analizzato  si riferisce ad una risorgiva naturale situata a pochi chilometri dal comune di Verona. La  grande quantità di osservazioni raccolte viene organizzata in base alle alterazioni riprodotte in laboratorio e con una tabella conclusiva che riassume i risultati. Si constata che  la presenza di determinate specie è legata a precise caratteristiche dell’acqua stessa, giungendo a definirle come “Indicatori biologici”: grazie a ciò, è possibile conoscere la qualità dell’ambiente acquatico preso in esame senza bisogno di effettuare analisi chimiche del  campione. Completano il lavoro decine di fotografie scattate ai microrganismi che rendono un’idea di ciò che l’acqua nasconda di misterioso e talvolta anche di un po’ inquietante. Insomma, un incredibile viaggio dietro l’obiettivo di un microscopio in un mondo che forse non  è poi così distante dal nostro.