Il caos: nella quotidianità, in fisica, nell’arte
Arianna Luci (1992), Maria Chiara Nardi (1992)
Liceo statale “Lucrezia della Valle”, Cosenza
Lo studio sul caos viene affrontato partendo dalle osservazioni del quotidiano, per passare attraverso la costruzione del circuito elettronico, inventato da Chua nel 1983 per dimostrare l’esistenza fisica dei fenomeni caotici, e giungere, infine, alla simulazione del fenomeno attraverso la manipolazione di attrattori tridimensionali (ossia delle traiettorie che un sistema caotico crea nella sua evoluzione), con l’uso di software reperibili in rete. Questa fase finale permette il consolidamento dei concetti base della teoria del caos, come per esempio, la forte dipendenza dei sistemi caotici dalle condizioni iniziali, e la realizzazione di approcci ludici e creativi che si concretizzano nella produzione di originali oggetti multimediali. Il fenomeno del caos è molto affascinante poiché lo si può rilevare semplicemente prestando più attenzione a ciò che ci circonda. Una goccia che si spande nell’acqua, le fluttuazioni delle popolazioni animali, i ritmi della fibrillazione cardiaca, le oscillazioni dei prezzi, gli errori del computer … sono esempi utili a dimostrare quanto la teoria scientifica del caos non rimanga chiusa nella propria trattazione teorica fatta di formule complesse, spesso incomprensibili ai più, ma si possa estendere alla vita di tutti i giorni e possa interessare da vicino ogni singolo individuo. Il progetto di Arianna e Maria Chiara propone di sperimentare in prima persona i concetti fondamentali della teoria del caos e apprenderli confrontandosi con i diversi aspetti di un approccio innovativo allo studio della scienza.