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lunedì 14 giugno 2010

La "dozzina sporca": quando frutta e verdura fanno male alla salute

NEW YORK – Il più “tossico” è il sedano, seguito a ruota da fragole, mele, pesche, ciliege, patate, peperoni dolci, pesche noci, mirtilli, spinaci, lattuga e uva.

killer celery.jpgRibattezzata 'la sporca dozzina’, è la lista di frutta e verdure che possono rovinarci la salute per l’elevata quantità di pesticidi che contengono a causa della loro buccia morbida e ultra-permeabile: tra i 47 e i 67 a singola porzione.

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A puntare il dito contro i veleni nascosti in tanti ortaggi e frutti di uso quotidiano è l'associazione americana Enviromental Working Group, che ha basato il suo studio sull’analisi epidemiologica svolta in precedenza dalla Food and Drug Administration e dal Dipartimento dell'Agricoltura Usa proprio sulla presenza e la quantità di pesticidi in oltre 100mila ortaggi e frutti.

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Cosa fare? “Si può ridurre dell'80% l'esposizione ai pesticidi nelle verdure comprando e mangiando prodotti esclusivamente biologici”, risponde l'autrice del rapporto, Amy Rosenthal.

A chi non può permettersi i costi spesso proibitivi dei prodotti bio, il gruppo offre una lista alternativa di 15 frutti e ortaggi che contengono dosi insignificanti di residui chimici. I "Clean 15" sono cipolle, mais, avocado, mango, ananas,  piselli, asparagi, kiwi, cavolo, melanzane, melone, anguria, pompelmo, patate dolci.

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Nonostante il governo Usa insista che consumare piccole dosi di pesticidi non danneggia la salute, diversi studi mostrano il legame tra questi residui tossici e malattie quali il cancro e l’ADHD.

Ref.http://route66.corriere.it/