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lunedì 13 dicembre 2021

Covid, non ci sono terze dosi per tutti: niente vaccino per dodici milioni di italiani

 Il generale Figliuolo ha fissato gli obiettivi della campagna vaccinale per le prossime due settimane. Dal 13 al 26 dicembre le Regioni dovranno fare 6,3 milioni di iniezioni contro il Covid. La tabella inviata ai governatori prevede i traguardi da centrare: da lunedì 13 a venerdì 17 minimo 500mila dosi al giorno, sabato 18 e domenica 19 si scende a 350mila, dal 20 al 24 si torna a 500mila, per finire con 300mila sia a Natale che a Santo Stefano. Difficile fare meglio. Anche a giugno e a luglio, quando gli hub viaggiavano al massimo della loro capacità, la media delle somministrazioni giornaliere era questa.

Andrebbe tutto bene, quindi, se non ci fosse un piccolo problema. Infatti, anche rispettando i "target" fissati dal commissario all'emergenza, nella migliore delle ipotesi a fine dicembre avremo più di 12 milioni di italiani che non avranno fatto ancora la terza dose nonostante ne abbiano diritto, essendo trascorsi più di cinque mesi dalla seconda somministrazione. L'inconveniente, quindi, non è la mancanza delle fiale o la scarsa efficienza di medici e infermieri.

La realtà è che l'Italia è partita tardi con le terze dosi. Errore che, ad esempio, non hanno commesso Israele e Stati Uniti. Fa effetto vedere il nostro governo esortare continuamente gli italiani a fare il "richiamo" senza perdere altro tempo. Il ministro della Salute Roberto Speranza, i vertici dell'Istituto superiore di sanità, quelli dell'Agenzia italiana del farmaco e i componenti del Comitato tecnico scientifico non perdono occasione per ricordare quanto sia importante fare la terza dose nei tempi previsti. Inizialmente, avevano stabilito che sarebbero bastati sei mesi dopo la seconda dose.

https://www.iltempo.it/attualita/2021/12/12/news/covid-non-ci-sono-terze-dosi-niente-vaccino-per-dodici-milioni-di-italiani-29758641/