Un salasso di elettroni ai batteri che depurano l'acqua per ridurre, e al limite azzerare, l'energia consumata dagli impianti di depurazione. All'Università di Alcalà, Madrid, un gruppo di ricercatori che studia la bio-elettricità, cercando di capire come estrarre energia elettrica dai processi di depurazione delle acque, ha scoperto che sfruttando fenomeni di elettricità naturale è possibile stressare i batteri che si nutrono degli inquinanti, portandoli a mangiare molto senza ingrassare e senza riprodursi. Ciò rende inutili trattamenti energivori tipici degli impianti di depurazione, come il pompaggio di aria o ossigeno, abbattendone i consumi di elettricità. Consumi che in Italia, per esempio, pesano per circa l'1,5% del fabbisogno di energia elettrica.
http://www2.uah.es/master_universitario_hidrologia/archivos/proyectos_2011.pdf