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mercoledì 30 aprile 2014

Ripple come funziona


Ripple è una piattaforma informatica formata sostanzialmente da due strumenti principali tra essi complementari: una moneta digitale definita per l’appunto Ripple spesso indicata con il simbolo Xrp e una struttura che consente di gestire transazioni finanziarie di diverso genere in valute che esistono realmente come il dollaro, l’euro, la sterlina inglese e via dicendo. Il sistema si basa su un’idea rivoluzionaria ancora in fase di sperimentazione in quanto sta muovendo i primi passi, ma che promette di riuscire a superare i limiti che non hanno reso possibile il successo definitivo di un’altra famosa moneta virtuale o per meglio dire digitale come Bitcoin.
logo-ripple

http://www.ilbitcoin.com/ripple-come-funziona/
Ripple è una open source ed ossia una risorsa gratuita a disposizione di chiunque abbia intenzione di utilizzarla, creata dalla startup OpenCoin e per l’esattezza da Ryan Fugger e Sylvain Poirer con il chiaro scopo di implementare un sistema monetario p2p (peer to peer) ed ossia basato su un’architettura logica in cui ogni nodo che la compone, abbia la possibilità di iniziare e terminare qualsiasi tipologia di transazione. In pratica l’idea di fondo è quella di bypassare il ruolo che solitamente assumono le banche nelle operazione finanziare che presuppongono un trasferimento di denaro per un qualsiasi motivo. Solitamente le banche mettono a disposizione dei propri clienti una certa somma di denaro sapendo che quest’ultimo la possa restituire giacchè affidabile da un punto di vista finanziario. Ovviamente l’aver preso in prestito una somma di denaro oppure semplicemente l’aver fruito di un servizio attraverso il quale avviene il pagamento di un oggetto che si vuole comperare in rete, presuppone dei costi a carico degli utenti. Ebbene grazie a Ripple si riuscirà a rendere inutile questo passaggio eliminando di fatto il ruolo dell’intermediario finanziario, facendo in modo che ogni utente possa fungere da banca.
Il sistema si base sulla fiducia che si nutre nei confronti di una determinata persona nel restituire o pagare una determina somma di denaro. Oltre ciò, Ripple si differenzia molto rispetto alle altre monete digitali anche e soprattutto da un punto di vista prettamente tecnologico. Infatti, la piattaforma è di natura decentrata composta da un vero e proprio network di database sparso in varie location geografiche. Inoltre, sono stati implementati una serie di registri definiti Ledeger attraverso i quali si riesce per prima cosa a tenere traccia delle transazioni che vengono effettuate ed in secondo luogo a rendere le stesse operazioni molto più veloci, praticamente in real-time.
Da un punto di visto della sicurezza i Ripple sono davvero all’avanguardia. Infatti, consentono di poter escludere la manifestazione di casi di falsificazione e quant’altro. Questo perché Ripple gode di un sistema per mezzo del quale ogni singola unità monetaria è caratterizzata dalla sua traccia storica che rende impossibili eventuali frodi e speculazioni. Da segnalare che è stata prevista l’immissione di 100 miliardi di monete che, giusto per dare un’idea di quale sia lo spessore del progetto, sono consistentemente molti di più rispetto ai bitcoin presenti per un totale di 21 milioni. Per quanti vogliono avere maggiori informazioni su questo aspetto e non solo, possono prendere visione di un articolo apparso sul sito del più celebre ed illustre quotidiano italiano finanziario, Il Sole 24 Ore, cliccando sul seguente link.
A questo punto, cerchiamo di capire specificamente il funzionamento della piattaforma.
Dunque, ogni nodo della rete collabora con gli altri affinché si venga a creare un sistema complessivo per l’emissione e la gestione del credito senza che vi siano presenti delle banche o più in generale degli intermediari finanziari. Il meccanismo prevede che chiunque possa fungere da banca garantendo il credito, basando il tutto su una fiducia che viene stabilita attraverso una sorta di sistema di feedback. La piattaforma, infatti, riconosce e tiene traccia degli utenti che hanno prodotto il cosiddetto IOU (I Owe You) che tradotto in italiano significa letteralmente io ti devo qualcosa. In sostanza il punto focale è quello di ottenere quanti più IOU per avere maggiore peso all’interno della piattaforma e quindi riuscire ad effettuare l’acquisto di un determinato prodotto reale a credito. Ogni utente in pratica, in maniera trasparente, indica quali sono gli utenti che godono della sua fiducia. Questi ultimi, potendo contare su questa investitura, potranno gestire operazioni che saranno coperte da altri. Ovviamente, la frode è praticamente impossibile,  c’è comunque un bilanciamento tra i debiti e i crediti di ogni utente. In linea teorica un modello davvero straordinario che riesce a creare anche una sorta di comunità all’interno della quale si genera in maniera del tutto automatica un sistema per cui vengono messi ai margini i soggetti inaffidabili.
Tra l’altro il sistema riesce a superare una possibile impasse che potrebbe verificarsi quando c’è in essere una transazione tra due utenti che non si fidano reciprocamente. Infatti, il problema viene aggirato in quanto si crea una catena nella quale si trova sempre un punto di congiunzione tra i due soggetti, che si trovano ai due estremi di essa permettendo così il pagamento.
Per rendere ancora meglio l’idea di quale sia il funzionamento della piattaforma Ripple vediamo alcune sue caratteristiche attraverso le quali sintetizzare il tutto:
1) La piattaforma consente di effettuare i pagamenti in una qualsiasi moneta. Questo è possibile come abbiamo già accennato in precedenza, quando c’è una transazione si forma una catena ai cui estremi ci sono l’acquirente ed il venditore. Anche se i due utilizzano delle monete differenti, l’operazione avviene ugualmente in quanto ci sarà all’interno della catena un utente che adopera entrambe le tipologie di monete consentendo il passaggio. La cosa straordinaria è che tutto questo meccanismo e questa serie di passaggi non viene per nulla avvertito dagli utenti che anzi, vedranno l’operazione completarsi in real-time giacché il sistema già conosce gli utenti che godono di IOU e quelli che si avvalgono delle monete di interesse della transazione in oggetto.
2) La piattaforma mette sullo stesso livello tutte le tipologie di monete. Praticamente in questa comunità il concetto di monete forti esistente nel sistema finanziario reale viene meno, portando grandi vantaggi per chiunque giacchè può sempre e comunque effettuare operazioni a prescindere dalla moneta di cui si è in possesso.
Facciamo un esempio concreto per far intuire le potenzialità di questo meccanismo.
Ammettiamo di dover andare giocare a calcetto con dei conoscenti di un amico. Facciamo l’ipotesi di aver dimenticato il portafoglio e quindi non siamo in grado di saldare la parte dell’affitto del campo che ci spetterebbe. Ora siccome non conosciamo gli altri partecipanti alla partita non avrebbe senso avere un debito con loro e quindi lo facciamo con il nostro amico che ci conosce e si fida di noi. In pratica l’amico diventa l’intermediario, la banca della situazione. Questo è in maniera piuttosto semplificata il concetto che sta alla base della piattaforma Ripple. È facile anche capire come così facendo, gli intermediari vengano creati in maniera automatica e a loro insaputa. Lo stesso vale anche per il bilanciamento degli IOU giacché, tornando all’esempio appena fatto, il nostro amico potrà comperare qualche altra cosa sfruttando il credito che vanta nei nostri confronti anche se l’operazione non ci dovrebbe vedere come protagonisti.
Infine, per quanti vogliono approfondire i concetti evidenziati in questo post è utile visitare il sito ufficiale della piattaforma Ripple .
In alternativa c’è anche un interessante sezione del forum, BitcoinTalk nel quale sono presenti diversi discussioni che trattano aspetti particolari del sistema e che potrete visionare al seguente indirizzo  .
Le due fonti indicate sono in lingua inglese e per questo ve ne segnaliamo una terza relativa ad un forum italiano,  nel quale c’è una discussione dove vengono evidenziate le potenzialità di Ripple e le differenze con i Bitcoin.