Carissimi amici,
siamo lieti di inoltrarvi il comunicato ufficiale di STOP VIVISECTION, che segue il termine della raccolta-firme fissato per il 1 novembre 2013
siamo lieti di inoltrarvi il comunicato ufficiale di STOP VIVISECTION, che segue il termine della raccolta-firme fissato per il 1 novembre 2013
Il primo novembre 2013 si è conclusa la raccolta firme per
l’iniziativa popolare europea STOP VIVISECTION. È stato superato di
molto l’obiettivo minimo del milione di firme in tutta Europa. Ad oggi
però non si è ancora in possesso di dati definitivi in quanto le firme
cartacee stanno pervenendo al comitato centrale dai 28 paesi dell’Unione
Europea. Già è certo che ben 12 paesi hanno raggiunto e superato gli
obiettivi nazionali fissati dal Regolamento europeo, a dimostrazione
della diffusione europea di STOP VIVISECTION.
Si tratta della più imponente azione democratica mai condotta contro
la sperimentazione animale e di uno dei primi casi di successo di una
iniziativa popolare europea, il nuovo strumento di partecipazione
diretta dei cittadini all’attività legislativa dell’Unione Europea
previsto dai Trattati.
Il ringraziamento va a tutti coloro che col loro impegno hanno reso
possibile il raggiungimento di questo storico risultato che
rappresenterà per sempre una pietra miliare nella lotta all’inutile e
dannosa pratica della sperimentazione animale nonché un passo
fondamentale per la sua completa abolizione a favore di una scienza più
efficace per la salute umana.
Dopo le fasi di conteggio che si svolgeranno nelle prossime
settimane, l’iter istituzionale prevede la verifica da parte delle
Autorità nazionali delle firme e la validazione del risultato finale
raggiunto. Questa fase dovrebbe concludersi entro marzo 2014. A quel
punto la Commissione Europea riconoscerà ufficialmente l’approvazione
popolare di STOP VIVISECTION e pertanto verrà fissata la data
dell’audizione pubblica e istituzionale dei rappresentanti del comitato,
André Menache e Gianni Tamino, da parte della Commissione Europea. A
seguito dell’audizione la stessa Commissione Europea avrà 3 mesi di
tempo per predisporre una risposta scritta e pubblica relativa agli
interventi legislativi che intende proporre per rispondere alla
richiesta espressa da oltre un milione di cittadini.
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