Gli alieni
sono tra noi e agiscono anche in Russia, tanto che il capo del Cremlino
ha una cartella, che trasporta insieme alla valigetta con i codici di
lancio dei missili nucleari, sulle loro visite alla terra, e controlla
l'attività di segretissimi "men in black" russi, sulla falsariga di
quelli immaginati da Hollywood.
Il tutto è ovviamente segretissimo, perch‚ altrimenti si spargerebbe
il panico. Queste dichiarazioni - intrecciate a varie considerazioni
scherzose su Babbo Natale e sul suo mentore Vladimir Putin - se l'è
lasciate scappare il premier (ed ex presidente) russo, Dmitri Medvedev,
in un dialogo fuori onda coi giornalisti durante pause di interviste
rilasciate a cinque televisioni. Dichiarazioni che nessuna delle tv ha
mandato in onda, ma delle quali alcuni stralci sono finiti su YouTube.
A una domanda specifica di un giornalista, fuori onda, Medvedev dice
che "insieme alla valigetta con i codici nucleari, al leader del
Cremlino viene consegnato una speciale cartella 'top secret'. Questa
cartella contiene solo informazioni sugli alieni che hanno visitato il
nostro pianeta". Inoltre, "gli viene consegnato un rapporto del servizio
segretissimo che esercita il controllo sugli alieni sul nostro
territorio nazionale", aggiunge Medvedev, secondo cui "informazioni più
dettagliate su questo argomento potete ricavarle da 'Men in Black'", il
ciclo di film-commedia Usa su un immaginario servizio segreto
anti-extraterrestri interpretato da Tommy Lee Jones e Will Smith.
"Però non vi dirò quanti di loro sono fra noi, perch‚ questo
creerebbe panico", ha aggiunto il premier russo. 'Rivelazioni' dal
sapore un po' retrò, che rievocano la paura di dischi volanti e marziani
cattivi che negli anni Cinquanta e Sessanta, nel pieno della Guerra
Fredda, tormentava l'inconscio degli americani insieme al terrore
dell'olocausto nucleare.
Ma l'America oggi ha altri fantasmi e i pochi "ufologi" accaniti
hanno ricevuto uno schiaffo l'anno scorso dalla Casa Bianca, che ha
ufficialmente decretato che di contatti con Ufo ed extraterrestri non ce
ne sono mai stati. Nel suo 'surreale' dialogo con i giornalisti,
Medvedev dice anche di credere in Babbo Natale ("Padre Gelo" in russo),
"ma non molto profondamente". E comunque, afferma rivolto ai
giornalisti, "voi lo sapete, non sono uno di quelle persone capaci di
dire ai bambini che Babbo Natale non esiste".
Nel fuorionda fra il serio e il faceto, Medvedev si è lasciato anche
sfuggire dei commenti poco lusinghieri sull'attuale inquilino del
Cremlino, rivelando che quando ci sono le riunioni è un ritardatario:
"Colleghi... qualcuno è quanto mai puntuale, mentre altri mettono alla
prova la pazienza arrivando tardi". Medvedev, infine, credendo che i
microfoni fossero spenti, ha inoltre definito i poliziotti russi dei
"fessi", tentando di tranquillizzare un giornalista che gli rivelava la
sua preoccupazione per la perquisizione all'alba della casa di un
testimone in un'inchiesta sull'opposizione anti-Putin.
Fonte:
rainews24