Gli ultimi giorni sono stati roventi sul fronte E-Cat. Andrea Rossi è al momento una fucina di dichiarazioni, promesse e rivelazioni – ovviamente senza uno straccio di prova, notano i più critici – sulla sua creatura, l’attesissimo reattore nucleare a fusione fredda che dovrebbe rivoluzionare globalmente il nostro modo di accedere all’energia.
Dopo la notizia che la versione da 1 MW sarà ordinabile in Italia a partire dal prossimo autunno presso l’azienda Prometeon, le nuove voci raccolte sul web rivelano che:
Proprio quest’ultima notizia, se sarà confermata, giunge veramente nuova. Se questo sistema aumentasse l’efficienza della produzione di elettricità del sistema, sarebbe davvero una trovata importantissima. Non avendo, però, altre informazioni a riguardo non possiamo che limitarci a speculazioni molto fantasiose.
Infine, giusto per accontentare i nostri lettori più scettici e riassumere lo stato delle cose a chi magari non ha seguito tutta la vicenda, possiamo anche fare un breve elenco di ciò che Rossi non ha fatto o detto (e magari avrebbe dovuto):
- Nessuno dei passati test pubblici di Andrea Rossi sull’E-Cat è stato assolutamente probante. A causa della paura di rivelare troppi segreti industriali (secondo le sue dichiarazioni), gli osservatori hanno sempre avuto una possibilità di indagine limitata;
- Ci sono stati dei clienti, pare militari, per le prime versioni del reattore da 1 MW. Però il nome di tali acquirenti è rimasto sempre inspiegabilmente segreto. A pochi mesi dalla commercializzazione del prodotto, questa segretezza appare infatti davvero inutile;
- Né Andrea Rossi né i suoi collaboratori accademici – si sono degnati di abbozzare una seria spiegazione teorica su quanto avvenga concretamente dentro l’E-Cat.