Le quattro giornate di Marco Travaglio al Salone del Libro di Torino. Il giornalista in scena al Teatro Colosseo con Isabella Ferrari in "Anestesia totale", show su un'Italia narcotizzata dalla cattiva informazione. E dice: "Le elezioni a Torino? Né Fassino né Coppola, non c'è differenza. Mi sa che voterò per Grillo.." È FAMOSO come una rockstar ma in politica non vuole entrare: "Mi diverto troppo a fare il giornalista. E poi non sarei capace". Dei parlamentari non invidia lo stile di vita: "Li incontro sull'aereo. Grigi, tristi, parlano sempre delle stesse cose". E nemmeno lo stipendio: "Per i soldi? Ne vale la pena? Meglio l'indipendenza". Però ha seguito la campagna elettorale: "Non c'è differenza tra i due candidati favoriti: da vent'anni a Torino destra e sinistra cogestiscono felicemente tutti i grandi affari: la Tav, il piano regolatore, la Fiat, il San Paolo".
E sa cosa scegliere: "Credo che alla fine voterò per Grillo. La città è sclerotizzata, ha bisogno di uno scrollone". Senza rimpianti: "Avrei sostenuto il Pd se avesse messo in campo un contemporaneo, anziché uno come Fassino che viene a fare il sindaco come alternativa alla casa di riposo". segnalazione datorino.repubblica.it/cronaca di maria.
E sa cosa scegliere: "Credo che alla fine voterò per Grillo. La città è sclerotizzata, ha bisogno di uno scrollone". Senza rimpianti: "Avrei sostenuto il Pd se avesse messo in campo un contemporaneo, anziché uno come Fassino che viene a fare il sindaco come alternativa alla casa di riposo". segnalazione datorino.repubblica.it/cronaca di maria.