Ma c'è di più: le energie rinnovabili, di cui la Spagna ricordiamolo è uno dei Paesi leader mondiali, hanno fornito complessivamente il 42,2% della domanda di elettricità. A questo punto la domanda è d'obbligo: ma con l'impegno si può davvero sperare di costruire un mix energetico fatto soltanto di rinnovabili in un futuro non lontanissimo o effettivamente questi record, per via dell'aleatorietà delle fonti pulite, avranno un loro picco massimo difficilmente superabile? Dell'argomento abbiamo più volte discusso su Ecoblog, soprattutto nell'ultimo periodo per via delle vicissitudini legate al nucleare e alla prossima modifica del Conto Energia.
Stando alle parole del presidente dell'associazione delle imprese eoliche spagnole sembrerebbe che questo risultato potrà essere prima o poi raggiunto, dato che, come lui stesso sottolinea, questo trend sin da ora potrebbe coprire il consumo elettrico mensile di un Paese come il Portogallo. C'è comunque chi obietta alla cosa adducendo che il discorso in realtà sia ben più complesso per via della non predicibilità delle rinnovabili, motivo che ha creato non pochi problemi poco tempo fa anche alla rete elettrica spagnola.
Ora, al di là della scarsa volontà politica, quindi dando per scontato che nel nostro Paese si fa poco o nulla per migliorare un trend decisamente deficitario per lo sviluppo delle rinnovabili, vi chiedo: quale credete sia il paradigma per arrivare ad avere un mix di rinnovabili al 100%? Basterà secondo voi (insieme alla volontà politica ovviamente), una sensibile maturazione delle tecnologie rinnovabili e l'introduzione delle reti per rendere possibile questa rivoluzione green? Oppure credete che in fondo, per via degli alti consumi della nostra società, non potremo mai prescindere dall'utilizzo delle fonti fossili?
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