Legambiente scrive ai governatori delle Regioni del nord: serve una piattaforma comune per difendersi da decisioni imprudenti" Il bacino padano non può ospitare centrali nucleari: fatelo sapere al Governo"
Con una lettera aperta a firma di Lorenzo Frattini, Damiano Di Simine, Marialuigia Schellino e Michele Bertucco, rispettivamente responsabili regionali di Legambiente Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, l'associazione ambientalista ha scritto oggi a tutti e quattro i governatori delle regioni padane per sollecitarli a una presa di posizione comune, che faccia presente l'insostenibilità di qualsiasi scelta che porti installazioni nucleari nella conca del Po.
"A Errani, Formigoni, Cota e Zaia chiediamo di tramutare in piattaforma comune la contrarietà e le perplessità tecniche da loro espresse, in più occasioni e con accenti diversi, sulla disponibilità del loro territorio ad ospitare centrali nucleari: siamo l'area più popolosa del Paese, ma anche quella più sensibile agli effetti dell' inquinamento atmosferico per le caratteristiche geografiche e climatiche del catino padano. La scelta nucleare poi non rientra tra le priorità della programmazione energetica delle nostre regioni, che sono già più che autonome sulla generazione elettrica: si tratta di un costo e di un rischio ambientale di cui possiamo e dobbiamo fare a meno, puntando su efficienza e sviluppo delle fonti rinnovabili”.
Legambiente chiede inoltre ai presidenti delle quattro regioni di farsi promotori della partecipazione al voto nel referendum di giugno, che avrà al centro proprio il tema delle scelte nucleari.