APPELLO al Prefetto di Lecce, in occasione del sit-in sotto la sede della Prefettura di Lecce: “si faccia portavoce presso il Governo del varo urgente della MORATORIA per la Puglia di tutti i progetti di eolico e fotovoltaico industriali”. La scandalo “schiavitù nera delle rinnovabili industriali”, ultima goccia di un vaso stracolmo di illegalità e devastazione: E’ Scoccata per la Puglia l’ora della Moratoria!
(Coordinamento Civico - Forum Ambiente e Salute del Salento) - Al Prefetto, come esempio di cattiva amministrazione delle rinnovabili, un sollecito ad intervenire con urgenza per fermare l’impianto mega eolico di Nociglia nel del Parco dei Paduli, come quelli ben noti di Palmariggi e Giuggianello previsti sulla Collina dei Fanciulli e delle Ninfe, uno scandalo nazionale!
Il Prefetto di Lecce, Mario Tafaro, aiuti il Salento ad uscire dalla spirale della mala falso-green, per aprire una nuova stagione radiosa di energie prodotte con piccoli impianti diffusi solo sui tetti, di rimboschimenti per il clima, di smantellamento e bonifica dei campi dagli impianti della green-industriale del malaffare, e senza più alcuno spettro del nucleare all’orizzonte!
Anche in occasione del sit-in, che si terrà lunedì mattina, 4 aprile, sotto il Palazzo della Prefettura di Lecce, organizzato da varie associazioni, in solidarietà dei lavoratori sfruttati con forme disumane di vera e propria neo-schiavitù, e non retribuiti, nei campi salentini distrutti per ergervi i desertificanti lager del fotovoltaico, il Forum Ambiente e Salute ed il Coordinamento Civico, cogliendo anche l’invito alla mobilitazione lanciato dall’Associazione Save Salento a difesa del paesaggio, scrivono una lettera aperta al Prefetto di Lecce, Mario Tafaro.
“Illustre Prefetto, dott. Mario Tafaro, la situazione catastrofica causata al Salento, alla provincia di Lecce, come a quella di Brindisi e Taranto, dalla mala della Green Economy Industriale, è ormai tale da dover esclamare: “ahi serva Puglia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”, riecheggiando le amare parole che Dante scrisse nel Purgatorio in riferimento all’Italia depredata, ai suoi tempi, da ogni colonizzatore ed appetito straniero. Allo stesso modo, oggi, ahinoi, la Puglia è dilaniata da vili speculatori, giunti da ogni pare del mondo, Spagna, Danimarca, Germania, Giappone, Russia, Austria, Stati Uniti, ecc., e quello che dovrebbe essere il governatore di Puglia, operante per il suo bene, tenta persino accordi con la Cina, perché altri speculatori giungano dall’oriente, attratti dal miraggio di una Green Economy Industriale, che strumentalizza e calpesta al contempo l’ecologia, e che è alimentata da un mercato drogato di rapina di risorse dei cittadini e territoriali; un mercato incostituzionale e deregolamentato ad hoc, gestito da quella che l’ex Ministro degli Interni, in qualità di Presidente della Commissione Bicamerale Antimafia, Beppe Pisanu, ha definito, solo pochi mesi fa, per il Salento, una “mafia borghese”, collusa strettamente con la politica più corrotta, in maniera trasversale, con le banche, con l'imprenditoria più spregiudicata e affaristica, nonché con la bassa malavita territoriale, come con le grosse organizzazioni mafiose d’Italia e internazionali.
Le associazioni ambientaliste del Salento portarono sotto la sua sede un grande striscione eloquente e ammonitorio, con scritto “Dove Si Devasta il Paesaggio, lì c’è Mafia”! Un messaggio disarmante quanto veritiero rimasto scolpito nelle nostre menti. Era il 19 luglio del 2010, in occasione di un corteo in memoria del giudice ed eroe nazionale Paolo Borsellino, il cui sacrificio per lo Stato e la legalità, ci ha insegnato anche che la mafia si annida ed è presente proprio dove l’agire, anche della politica, lede interessi diffusi, e opera in favore di lobby e di tornaconti meramente privati, abbandonando la retta via del bene comune!
Quella via abbandonata quando si calpesta, come sta avvenendo in Puglia, il “bene paesaggio”, il bene territorio, tutelato dall’ Articolo 9 della nostra Costituzione, tra i primi principi, ed il diritto alla salute, e alla qualità di vita dei cittadini, diritti tutti lesi e violati con la distruzione del bene paesaggio!
La scandalo della “schiavitù nera” nelle rinnovabili industriali, è l’ultima goccia di un vaso stracolmo di illegalità e devastazione: E’ Scoccata per la Puglia l’ora della Moratoria!
Si faccia portavoce presso il Governo del varo urgente della MORATORIA per la Puglia di tutti i progetti di eolico e fotovoltaico industriali, cioè volti alla vendita dell’ energia prodotta, di qualsiasi potenza essi siano, previsti ed in realizzazione a migliaia, (una follia!), in tutte le campagne e nei mari di Puglia, quando uno solo di questi impianti sarebbe da guardare e valutare con moltissima attenzione, per la delicatezza degli equilibri naturali ed economici di questa terra!
Aiuti il Salento, che mai come oggi ha avuto bisogno del suo intervento e di quello di uno Stato vero e virtuoso, ad uscire dalla spirale della mala falso-green, del colonialismo energetico, della speculazione che tutto devasta e divora, depredando!
Un suo intervento per la moratoria, per aprire una nuova stagione radiosa fatta di energie prodotte democraticamente dal sole, con piccoli impianti diffusi solo sui tantissimi tetti delle strutture recenti, una stagione di intensi rimboschimenti per il clima, di smantellamento e bonifica dei campi dagli impianti della green-industriale del malaffare, e senza finalmente più alcuno spettro del nucleare all’orizzonte! Una stagione di moralità e legalità, di vero trionfo della democrazia, della res-publica, che possa essere dedotta e letta, intuita, dallo specchio dell’animo di ogni comunità, che è il suo paesaggio!
Una stagione di virtù comunicata da una politica attiva di ricostruzione a 360° del paesaggio del Salento, ripristinandone le sue suggestioni di ruralità e naturalità, ricostruendone e rafforzandone l’identità, che è nel paesaggio libro aperto al cielo della nostra memoria, e da cui discende la ricchezza più vera e genuina per la gente di Puglia, ricchezza fatta di prodotti salubri, di cultura, di attrattività turistica, di qualità della vita!
Valgano qui per tutti alcuni esempi di scandali amministrativi nella gestione del territorio, a cominciare dal progetto di un impianto eolico a Nociglia (Le), con torri d’acciaio di 150 m circa, poste all’interno del Parco paesaggistico dei Paduli, e frapposte tra la Citta di Nociglia e la valle dei Paduli! Torri notoriamente falcidia uccelli, in un area dove volano le Cicogne, e talvolta persino i Fenicotteri, ubicate in zone a vincolo idrogeologico, per la presenza di cigli di scarpata, doline, e canali, e di notevole rilevanza storico-rurale per la presenza di vetuste masserie! Progetti che si vorrebbero autorizzare ad una ditta dal capitale sociale di soli 10.000 euro! Ma le pare possibile?! Eppure già quante autorizzazioni sono state date a ditte fantasma di sviluppatori con tali capitali beffa! E le conseguenze sono sotto i nostri occhi, nelle strade di Lecce e Brindisi, in queste stesse ore, dove piangenti lavoratori sfruttati all’inverosimile sono stati abbandonati senza paga da fuggiaschi datori di lavoro ingannatori! Un quadro finanziario che si ripete per i progetti scandalosi di più parchi eolici, previsti e autorizzati già alcuni, sulla mitologica “Collina dei Fanciulli e delle Ninfe”, acropoli protostorica del Salento, nei feudi di Giuggianello, Palmariggi e Minervino di Lecce, a danno anche degli skyline protetti del borgo di Otranto, patrimonio UNESCO dell’ umanità, e di Torre Sant’ Emiliano il cui cono visuale è stato protetto dal R.R. n. 26 del 30 dicembre 2010, come anche lì viene protetto il Parco dei Paduli, proprio da queste istallazioni industriali che invece al loro interno si vorrebbe lasciare realizzare.
Come piccolo gesto, scriva alla Regione Puglia, lungimirante Prefetto, per fermare la mano del boia burocrate, che chiuso in un ufficio a Bari, con la sua firma, neppure comprende quale danno sta arrecando ai cittadini, alla loro economia locale, alla loro cultura, quale mattanza di suoli agricoli, biodiversità e avifauna, quale stupro del territorio sta consentendo, contravvenendo ai suoi doveri veri orientati al bene comune! Scriva perché si fermi l’iter autorizzativo, perché il Comune di Nociglia ne ritiri la delibera ed ogni altro atto autorizzativo! Perché la Regione ritiri le autorizzazioni già concesse, in maniera sconsiderata, agli impianti di Palmariggi e Giuggianello! Un suo intervento perché i nostri comuni si trascinino fuori da questa “voragine di frode falso-green” in cui sono stati gettati, con l’inganno ed il raggiro spesso, e abbandonati! Il nostro “orizzonte quotidiano” appartiene a tutti e ogni istituzione deve tutelarlo!
A nome di tutte le brave persone che amano la Puglia, e che credono, nonostante tutto, e tutti gli inevitabili scoramenti, nel valore dello Stato e delle nostre istituzioni democratiche, nei principi fondanti della nostra Carta Costituzionale Nazionale, in questo 150° anno dall’ Unità d’ Italia,
Grazie per il suo importante, atteso e fondamentale intervento.”
Il Forum Ambiente e Salute del Grande Salento
Il Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino