Il Cavanis è partner con l'IPSIA Galilei, il Liceo Flaminio, l'ISIS Sartor in un importante progetto che sta ricevendo consensi a livello europeo.
E’ davvero una grande notizia! Andiamo con ordine: il progetto si chiama "La turbina di Tesla" ed e' stato ritenuto meritevole da una Comissione tecnica nazionale ed selezionato per il Festival Europeo di Science on Stage (vedere www.science-on-stage.eu ) nella delegazione italiana ed è stato già segnalato agli Organizzatori per la sezione Fiera, che si terrà a Copenaghen in primavera 2011 (16 – 19 aprile). La Commissione nazionale ci ha invitato a partecipare ed a preparare tutto il materiale da esporre alla Fiera (i testi dovranno essere in inglese). A presto si svolgerà un incontro con i Dirigenti dei vari istituti partner tra cui il Cavanis e gli autori del progetto per capire cosa portare a Copenaghen e chi potrebbe essere interessato a tale trasferta. La Turbina di Tesla è una turbina senza palette, inventata da Nikola Tesla nel 1913. Per funzionare la turbina sfrutta uno degli effetti dello strato limite quale quello di rallentare un fluido che scorra in prossimità di una superficie. Tale rallentamento porta ad una riduzione della energia cinetica del fluido, cedendola alla superficie stessa, se la superficie ha forma di un disco, questi sarà indotto a trasformare l'energia cinetica in energia di rotazione ovvero la generazione di una coppia motrice. La turbina di Tesla è anche detta: Turbina a strato limite (boundary layer turbine) oppure Turbina a coesione (cohesion-type turbine) o anche Turbina a strato di Prandtl (Prandtl layer turbine). Uno dei campi di applicazione per il quale Tesla aveva ideato questo tipo di turbina era lo sfruttamento dell'energia geotermica. Impegnate in questo progetto davvero sorprendente per i riconoscimenti che sta avendo sono due classi del
nostro Istituto Tecnico Industriale, la Quarta e la Quinta. Viva soddisfazione è stata espressa dai due docenti che hanno seguito i ragazzi nella realizzazione della Turbina, il prof. Claudio Miche lotto e il prof. Davide Dal Bello.