Schweeb (parola che, in tedesco, significa “fluttuare”), secondo il suo inventore è una forma alternativa di trasporto, che permette a ciascuna cabina, agganciata sulla sua sommità ad una monorotaia, di muoversi “in quota” a una velocità di 45 km/h, semplicemente per mezzo di pedali che vengono azionati dall'interno dai viaggiatori stessi (sistemati in posizione semi – sdraiata) e che sono collegati alla “trave” superiore da un sistema di pignoni che vi scorrono all'interno.
In più, le cabine Schweeb sono equipaggiate con cambi di velocità a sette rapporti. La particolare posizione dei pedalatori, sostiene l'inventore di questo sistema, aiuta a diminuire lo sforzo muscolare
Con questi presupposti, sarà possibile anche per noi vedere, un giorno, un impianto Schweeb a Roma o a Milano?
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