VIABILITÀ. Convocati in Provincia i sindaci della zona, chiamati a sottoscrivere l'impegno di presentare in Regione un protocollo d'intesa sulle opere da realizzare. Tra le proposte il collegamento al futuro tunnel delle Torricelle e le circonvallazioni di Negrar, Fumane e San Pietro in Cariano L'Arena 16/06/2010
Valpolicella. Sei nodi di viabilità da risolvere in Valpolicella e primo incontro in Provincia dei sindaci con il presidente Giovanni Miozzi, Samuele Campedelli, assessore alla programmazione e pianificazione territoriale e finanza di progetto e l'ingegnere Elisabetta Pellegrini, dirigente dell'area programmazione e sviluppo territoriale.
In due ore, in piedi attorno a un tavolo, con la mappa del Piano territoriale di coordinamento provinciale della Valpolicella distesa sopra, sono emerse criticità e ipotesi di soluzione, alcune già sentite, altre nuove del tutto, ma sulle quali è stato perentorio il presidente Miozzi: «Diamo tempo un mese all'ingegnere Pellegrini per formalizzare il piano e stendere un protocollo d'intesa. Prendiamoci l'impegno di ritrovarci entro il 31 luglio dove dobbiamo già arrivare convinti per la firma dell'accordo. Dovrà essere chiaro che cosa possono fare i Comuni; come possano intervenire i privati; la quota parte della Provincia. Solo con questo accordo avremo la forza di presentarci in Regione e chiedere un finanziamento per la parte che resta da coprire. Se andiamo ora, con opere per 80 milioni di euro e chiediamo di finanziarcele ci prendono per pazzi e torniamo a casa a mani vuote», spiega molto eloquentemente il presidente.
I consensi sono venuti da tutti gli amministratori presenti: dai sindaci di Fumane Domenico Bianchi, di Sant'Ambrogio Nereo Destri, di San Pietro in Cariano Gabriele Maestrelli e di Marano Simone Venturini; dal vicesindaco di Pescantina Maurizio Galvanini e dall'assessore di Negrar Giovanni Zanotti.
Ed ecco allora da dove partire. Anzitutto dalla città. È uscita dall'assessore Campedelli l'ipotesi di imporre in sede di Valutazione di impatto ambientale del traforo delle Torricelle l'obbligo di by pass completo per l'abitato di Parona come opera di compensazione: si risolverebbe così il problema di flusso verso la città e di uscita dalla stessa, convogliando ben più utenti nel tunnel con un vantaggio economico in termini di passaggi anche per chi investe nel traforo.
Il secondo collegamento da costruire interessa il territorio di San Pietro in Cariano, ma riguarda ovviamente tutta la viabilità di attraversamento della Valpolicella ed è il collegamento fra la Sp 1 e la Sp 4 nell'area ex Lonardi.
La terza opera interessa la viabilità interna ed è un collegamento in tunnel tra San Pietro in Cariano e Negrar tra le località Linguin e Moron e le due provinciali numero 4 e 12.
Riguarderà in particolare Fumane il collegamento fra l'attuale bretella che arriva dalla tangenziale e il cementificio a nord del paese. «Un'opera che costa 30 milioni di euro ma che può autofinanziarsi», suggerisce Miozzi, «con quote parte distribuite fra Cementirossi e consorzio marmisti, magari con un mutuo ventennale, ma i cui costi potrebbero scaricarsi sui risparmi derivanti dalle minori spese per lo smaltimento dei fanghi di lavorazione». Infatti attualmente, come conferma, Nereo Destri, il carbonato di calcio, che risulta dalla lavorazione del marmo va smaltito a bordo di bilici che percorrono 250 km. Il trasferimento in cementificio come sostituto della marna farà risparmiare chilometri per lo smaltimento e metri cubi di colline erose o quantomeno prolungherà la vita dei giacimenti naturali.
La quinta opera presa in considerazione riguarda la viabilità interna di Negrar, con una nuova strada alternativa a ovest del paese per l'impossibilità di riqualificare l'attuale provinciale che lo attraversa.
Il sesto e ultimo intervento infine sarà sulla vecchia strada provinciale della Valpolicella tra Parona e Pedemonte.
Vittorio Zambaldo