Riprendo la discussione in merito la mobilità sostenibile, ed in particolare cerchero’ di approfondire la questione riguardante, il sistema di mobilità sostenibile chimato Jungo e al tempo suscitare ( o quantomeno provare ) interesse circa la possibilità che la comunità si possa informare, prima e strutturare poi, come comunità a traffico sostenibile-.
Pubblicato su http://pescantinaonline.ning.com/
Non so se vi mai capitato di osservare il traffico viabilistico nel nostro paese, in particolare la mattina o la sera, al rientro . Tante macchine , questo si, ma il comune denominatore è che sono macchine " vuote ". Vi sono cioè in circolazione tante auto, quanti sono gli utenti che partono dal nostro comune verso la città o altri paesi limitrofi, per andare al lavoro.
Ci sono 2 apsetti che credo siano meritevoli di un'attenta analisi: Il primo, riguarda i km necessari per muoversi dal paese all'ufficio, il secodno riguarda il fattore “ meno “, associato all’utilizzo dell’automobile. Secondo uno studio compiuto dal "www.mobilityweek-europe.org/ " ente non governativo che si occupa della mobilità sostenibile in europa, di media i Km quotidiani percorsi, per andare verso il luogo di lavoro sono 15 circa.
Il secondo e piu' rilevante riguarda l'aspetto economico ( lo spostamento , il costo carburante , le manutenzioni ) e lo stress " da posto auto ". Non sempre infatti è facile trovare parcheggio e solitamente, se possibile, cerchiamo di parcheggiare sempre nelle immediate vicinanze dell'ufficio.
Ma comunque sia, uscendo dai confini di pescantina per spostarci nella nostra bella Valpolicella, il problema pare identico anche a tutti gli altri comuni. Auto,auto,auto!!!, che si traducono in stile di vita sempre piu' degradati nella qualità dell'aria, nell' inquinamento acustico ed atmosferico, nello stress e ovviamente nel traffico !.
Se qualcuno poi, tenta di raggiungere la città con diverso mezzo di locomozione, l'autobus per esempio , beh... ! , questo magari lo raccontiamo in un prossimo post !
C'è un'idea rivolta alle persone intelligenti. Si chiama Jungo e si pronuncia "iungo". Lo stanno sperimentando a Trento da maggio 2009 ( http://blogeko.libero.it/2008/jungo_a_trento_un_esperimento_di_autosto/) e pare abbia avuto successo. Se l’esperimento andrà bene magari si potrà insistere con Trento, ampliando e affinando il raggio di azione.
Il vantaggio ecologico di Jungo è dato dal fatto che le auto, di solito, viaggiano con a bordo solo il guidatore, come detto. Se invece a bordo ci sono più persone si riducono numero di veicoli circolanti, consumo di carburante e inquinamento.
Il meccanismo completo, e per ora teorico, di Jungo prevede che i passaggi possano essere chiesti ed offerti solo fra membri dell’associazione, ognuno munito di tessera che attesta la mancanza di precedenti penali.
Il sistema può funzionare bene, si calcola, se si associa a Jungo almeno l’1% della popolazione che si sposta lungo il medesimo percorso. Adesso si prova a Trento. Il sogno è che un domani, in tutt’Italia, ci si possa muovere con l’autostop in sicurezza.
Si tratta in realtà, non del car-sharing, ma del vecchio e caro autostop , ma con 4 fondamentali differenze:
1 - l'autostoppista presenta una tessera che garantisce di non avere precedenti penali
2 - una volta caricato, l'autostoppista può comunicare, con un sms al centro Jungo, con chi si trova in macchina
3 - arrivato a destinazione, l'autostoppista paga: 20 centesimi fissi + 10 centesimi a chilometro
4 - l'automobilista ha la possibilità di comunicare ad un numero telefonico il cattivo comportamento della persona caricata (e viceversa -spero-)
Andrea Belvedere