Effettivamente restituire alla rete elettrica energia elettrica da una casa attiva sembra essere una cosa ancora del futuro, fino ad ora, a parte qualche raro caso. Qui presentiamo Villa Akarp, della progettista Adalberth Karin, una residenza che mira a coniugare conservazione e recupero dell’energia e tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Se tutto va come previsto (e questo in Svezia resta piuttosto facile) la nuova casa attiva produrrà più energia di quella che utilizza per essere vissuta.
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PROGETTAZIONE LUNGIMIRANTE
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Karin Adalberth, in collaborazione con la E. ON, ha progettato Villa Akarp, appena fuori dalla città svedese di Malmo. Insieme, i due partner hanno elaborato un piano in cui la residenza acquisterebbe una piccola quantità di energia dalla rete durante il buio dei mesi invernali in Svezia e la venderebbe in quantità massiccia durante i mesi estivi di sole. Sulla carta la casa attiva renderà alla rete 1400 KWh (acquistandone 2600 e vendendone 4000). Villa Akarp utilizza tutta un’ampia varietà di strategie per ottenere prestazioni energetiche eccellenti, ma va notato che il disegn è quello di un edificio tradizionale svedese, la Adalberth elenca otto strategie realizzate sul sito del progetto:
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- L’isolamento sulle pareti
- La ventilazione naturale con recupero di calore
- L’isolamento sulle fondazioni
- Produzione di calore
- Produzione di energia elettrica
- Produzione di calore di garanzia in inverno
- Installazione di dispositivi per il risparmio idrico
- Installazione di elettrodomestici energeticamente efficienti
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Si noterà che i parametri considerati nel progetto puntano soprattutto a risolvere i diversi problemi che offre il clima scandinavo, in quanto pone un forte accento sul riscaldamento e poco sul raffreddamento. Adeguare il progetto ad un clima più temperato, vorrebbe dire cambiare alcune delle strategie, ma le strategie di base della conservazione dell’energia, il recupero e la produzione della stessa, rimarrebbero le stesse e prescindono dalla loro ubicazione.
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VILLA AKARP TECNOLOGIA OGGI
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Per raggiungere questi nobili obiettivi, la progettista ha implementato una consistente quantità di tecnologie ad alta efficienza energetica. Rivestimenti ed isolamento di fondazione, finestre a triplo vetro che consentono sia l’accesso ad una considerevole quantità di luce naturale, sia a mantenere caldi gli ambienti. In termini di energia, la casa utilizza una combinazione di impianti di riscaldamento da casa passiva ed un sistema solare termico. Durante i mesi di sole 32mq di pannelli fotovoltaici serviranno a produrre l’energia necessaria alla casa per essere definita attiva.
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Mentre la residenza è sicuramente un enorme passo avanti in termini di design e architettura sostenibile, ancora ha dei costi piuttosto elevati, sopratutto a causa di tutte le tecnologie e accorgimenti necessari per definirla una casa attiva. La progettista stima che costerà circa 66.000 Euro in più per costruire Villa Akarp che per costruire una casa tradizionale. Ma, nonostante il costo elevato, Villa Akarp merita certamente una notevole lode per la sua innovazione e lungimirante progettazione sostenibile. “La società nata come partnership fra i diversi fornitori di tecnologie e materiali è stato un aspetto importante per progetti innovativi come questo, ed è un segno distintivo del progetto di Villa Akarp” afferma la progettista, e continua: “La collaborazione con i diversi produttori e fornitori di servizi offre la possibilità davvero di puntare a progetti sperimentali come questo”.
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Ref. http://www.genitronsviluppo.com/2009/11/19/casa-attiva/