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martedì 21 novembre 2023

Blockchain e Privacy: innovazioni e sfide in un mondo connesso

 La blockchain, considerata una delle tecnologie più rivoluzionarie del nostro tempo, ha portato innovazioni significative in vari settori, dalla finanza alla gestione della catena di approvvigionamento. Tuttavia, mentre esploriamo i confini della digitalizzazione, emergono complesse questioni sulla privacy dei dati, evidenziate da recenti eventi in Svezia e dalla normativa del GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati).


La blockchain funziona come un registro di dati immutabile e sicuro, grazie alla crittografia avanzata. Questa trasparenza garantisce l'integrità dei dati ma entra in tensione con le politiche di privacy, come il GDPR, che richiede limiti sulla conservazione dei dati personali. In contrasto con i metodi tradizionali, la blockchain è progettata per una conservazione permanente dei dati. Nonostante ciò, alcune autorità, come il Garante per la privacy francese, hanno dimostrato che è possibile allineare la blockchain con le leggi sulla protezione dei dati attraverso soluzioni innovative.

Per tutelare la privacy nella blockchain, è cruciale definire il ruolo del titolare del trattamento dei dati. Questo ruolo può essere svolto da un'entità legale o un individuo che gestisce dati personali. Nel contesto della blockchain, i minatori che convalidano le transazioni e gli utenti privati che utilizzano criptovalute non sono considerati titolari del trattamento.

In alcuni casi, gli utenti della blockchain agiscono come responsabili del trattamento, gestendo i dati per conto del titolare. Un esempio è lo sviluppatore di software che crea applicazioni di smart contract per le aziende. Per superare il problema della conservazione permanente dei dati, sono state sviluppate soluzioni come il "commitment" e l'hashing dei dati, che garantiscono l'immutabilità e l'anonimato.

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