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mercoledì 20 marzo 2013

RICOSTRUIRE LA GRECIA, DENTRO E OLTRE LA CRISI* UN LIBRO A PRODUZIONE PARTECIPATA –


Della crisi che ha travolto la Grecia - epicentro di un sisma che sta facendo tremare le fondamenta dell’Europa -, in cui quello che vediamo crollare non è solo l’economia, ma un intero modello sociale, ci parlano da molti mesi i media italiani. E per chi ha relazioni con amiche ed amici che vivono lì, alle notizie “mainstreaming” si aggiungono molte testimonianze dirette. Quello che sta succedendo, osservava mesi fa Russel Shorto (The New York Times Magazine/Internazionale) èqualcosa che non ha precedenti nella storia moderna del mondo occidentale”. Una crisi che ricorda piuttosto quella dell’Argentina del 2001, e che non riguarda solo la Grecia, ma coinvolge anche altri paesi europei, tra cui il nostro. In un’intervista a Bloomberg Tv della primavera scorsa, l’economista Nouriel Roubini diceva di aspettarsi per il 2013 “la tempesta perfetta e la rivolta sociale”, a livello globale.



Eppure, nonostante uno scenario così catastrofico e una situazione politica critica, in Grecia sta capitando anche altro: se da una parte, infatti, vediamo crescere fenomeni preoccupanti come quello rappresentato da Alba Dorata, dall’altra, a fronte dei nuovi tagli imposti dalla Troika, proseguono grandi manifestazioni che vi si oppongono. E sappiamo della nascita e del rapido sviluppo di reti di cittadine/i che, in tutto il Paese, si attivano in prima persona, con altre/i, per ricostruire il tessuto sociale e economico, a partire dal contesto in cui vivono. Donne e uomini che inventano nuove forme di auto-organizzazione, dando vita a esperienze fondate sulla solidarietà, il mutualismo e la cooperazione, spinti dal bisogno primario di sopravvivere, di garantirsi i beni e servizi essenziali che con la crisi sono venuti a mancare. Ma dalle loro storie emerge anche altro.
«C’è molta rabbia, depressione, disperazione», ci raccontano amiche ed amici «ma anche un gran movimento, che coinvolge sempre più persone in tutto il paese. La crisi ha mobilitato anche grandi risorse di creatività sociale, economica e perfino artistica. Le persone hanno cominciato a organizzarsi tra loro, e le reti di solidarietà, di “mutuo soccorso”, sono diventate un punto di riferimento per molti: in primo luogo per chi è più in difficoltà, ma non solo».
Ci fanno molti esempi, di cui, dai nostri media “meanstreaming”, sappiamo ben poco: dalle diffusissime assemblee di quartiere alle reti di vendita diretta produttori/consumatori, al proliferare dei circuiti di monete locali e di scambi senza denaro. Dai molti utilizzi creativi della tecnologia a scopo sociale alla creazione di cucine collettive e di mense gratuite. Dagli ambulatori medici e centri di sostegno psicologico aperti da volontari alle esperienze di coltivazioni collettive e di “ritorno alla terra”. Dai progetti di riqualificazione del contesto urbano all’espressione artistica come strumento di denuncia, ma anche di riflessione, elaborazione e ricerca di nuove “strade”, ecc.
«Nonostante tutta la difficoltà, la fatica e la sofferenza che si prova e si vede» ci raccontano «in questa crisi ci sono anche opportunità che non vogliamo e non possiamo perdere: ci sta insegnando a riconsiderare il mondo ed il modo in cui abbiamo vissuto, a guardare in faccia anche i nostri errori e le nostre responsabilità, e a farci forza vedendo quel che di nuovo e di meglio, invece, può essere, e che stiamo già costruendo. Una frase rende bene il senso di tutte queste esperienze: non lasciare nessuno da solo davanti alla crisi ».

La posta in gioco è quella di ricostruire vite e contesti attraverso pratiche di “politica prima”, mettendosi in gioco in prima persona in relazione con altre/i. A crederci sono in tanti, uomini e donne; e spesso sono il protagonismo e l’energia femminili a fare da traino. Di questa “scommessa” vogliamo capire di più: non solo per rispondere alla richiesta di darle voce e di “esserci” (“abbiamo molto bisogno di contatti, di scambi, di solidarietà e di sostegno”, dicono molte/i), ma perché quel che succede in Grecia riguarda già direttamente anche noi. E perché pensiamo che anche per noi, lì, ci siano relazioni feconde da coltivare e indicazioni importanti.


* titolo provvisorio del testo

A questo scopo, sollecitiamo la vostra attenzione attorno ad un testo “a produzione partecipata” basato su testimonianze e racconti in prima persona raccolti da Silvia Marastoni.

Quanti/e sono interessati/e a questo progetto possono, in base alle proprie disponibilità
- pre-acquistare copie del libro (al prezzo unitario di Є 12,00), anche attivandosi nella raccolta di ordini presso persone e realtà con cui sono in relazione;

- effettuare una libera donazione;

- partecipare alla realizzazione del testo in qualità di partner, con modalità de definire congiuntamente;

- contribuire economicamente e organizzativamente (concordando preventivamente con noi le modalità) alla realizzazione di iniziative di presentazione in cui, nei prossimi mesi, vorremmo coinvolgere alcune/i protagoniste/i di queste esperienze: un’occasione preziosa, crediamo, per ascoltare dalla loro viva voce le “storie” raccolte nel testo, interloquendo direttamente con loro.

Vi chiediamo di darci rimando al più presto sul vostro interesse e le vostre disponibilità, e di effettuare i versamenti corrispondenti, con causale "Pre-finanziamento progetto “Ricostruire la Grecia, dentro e oltre la crisi" (*titolo provvisorio del libro),
- sul c\c IT 19 R 08315 60 0310 0000 0008658 (c/o Banca della Valpolicella, Credito Cooperativo di Marano, Filiale di Valgatara, intestato a Mag Società Mutua per l’Autogestione).
- o sul c/c postale IT08J0760111700000019533371 intestato a Mag Società Mutua per l’Autogestione.

IMPORTANTE: vi preghiamo di segnalarci la vostra adesione con una mail ad entrambi gli indirizzi riportati più sotto, indicando tutti i vostri riferimenti (nome, indirizzo, telefono e mail).

Contiamo inoltre sul vostro aiuto per la diffusione e promozione dell’iniziativa presso i vostri contatti.

Per maggiori informazioni:
Silvia Marastoni: silvia.marastoni@gmail.com – cell. 3487160563
Loredana Aldegheri - MAG Verona: info@magverona.it – tel. 0458100279


Persone e realtà che hanno già aderito:
Luisa Muraro (Libreria delle Donne di Milano, Diotima Comunità Filosofica – Università di Verona); Lia Cigarini (Libreria delle donne di Milano); Maria Teresa Giacomazzi (Mag Verona); Luana Zanella (Ass. in Comune, Venezia); Fulvia Bandoli; Maria Luisa Boccia; Alessandra De Perini (Vicine di Casa di Mestre); Chiara Zamboni, Wanda Tommasi, Diana Sartori (Diotima Comunità Filosofica – Università di Verona); Anna Di Salvo, Nunzia Scandurra (Ass. Città Felice di Catania, Rete delle Città Vicine); Paolo Dagazzini (collaboratore Mag Verona); Alessandra Casarini (Libreria delle Donne di Bologna); Clelia Pallotta, Sandra Bonfiglioli (Politecnico di Milano, Libreria della Donne di Milano); Bianca Bottero (Politecnico di Milano, Rete delle Città Vicine); Anna Maria Piussi (Università di Verona); Luciana Tavernini (Libreria delle Donne di Milano); Donatella Massara (Donne e conoscenza storica, Libreria delle Donne di Milano); Laura Milani (Fondazione Badaracco, Libreria delle Donne di Milano); Pasqua Teora (Centro Psicologia e Cambiamento, Libreria delle Donne di Milano); Sandra Cangemi, Coordinamento Nord Sud del Mondo; Ivana Trevisani, psicoterapeuta e scrittrice; Bruna Peyrot, storica e scrittrice; Monica Cerrutti Giorgi; Ada Maria Rossano; Mariella De Battisti; Chiara Remundos, Marco Braga; Simonetta Chierici/Giuseppe Cinà, Giuseppina Coppo, Ileana Faidutti/Makis Tsitsos, Roberto Faure, Manuela Mazzi/Rocco Federico Cocchia, Donatella Proserpio (Gas Città Studi – Milano); Elena Vicentini; Paolo Zaniero; Nicola Morando (socio Mag Verona).


Rete delle Città Vicine; Libreria delle Donne di Milano; Ass.ne Re:Common, Roma; Ass. Centrodonna Evelina De Magistris, Livorno; ARCI.